Reiki, cos’è, a cosa serve e come si pratica
Il Reiki è una tecnica giapponese in grado di regalarci il giusto equilibrio sia fisico che psichico attraverso le mani: si avrà quindi la possibilità di ridurre lo stress e favorire il rilassamento tramite dei semplici massaggi, decisamente facili da imparare.
Chiunque può praticare questa disciplina, considerato il fatto che, oltre ad essere semplice, non ci sono effetti collaterali ed è possibile appurare quasi nell’immediato i suoi effetti benefici, vista l’eccezionale forza riequilibrante nei confronti della nostra persona. Secondo un punto di vista informativo e tecnico, chi pratica il massaggio riesce a trasferire la propria energia nei confronti di chi lo riceve, percependo una sensazione di benessere assoluta.
Reiki la nascita
Il Reiki è, nello specifico, una pratica spirituale che viene utilizzata come forma terapeutica alternativa che può essere utilizzata sia per il trattamento di malanni fisici che emozionali e mentali.
Stando a quanto si legge circa la storia di questa pratica, tradizione vuole che fu Mikao Usui a sviluppare la pratica del Reiki. In un primo momento, egli affermò di essere stato per tre settimane in meditazione sul monte Kurama, in assoluto digiuno, e di avere ricevuto in questo modo l’abilità di curare. Da quel momento, tutti coloro i quali praticano la tecnica in questione, la utilizzano come si fa con quella che viene definita come imposizione delle mani, dato che si deve andare a canalizzare le energie terapeutiche (ki).
Dopo qualche anno, nell’aprile del 1922, Usui si recò a Tokyo e lì fondò il primo Reiki Ryoho Gakkai, ossia un gruppo di cento persone il cui obiettivo era proprio quello di mettere in pratica la tecnica del Reiki, apprendendola direttamente da lui che ne fu il primo maestro. Il tutto è documentato da più documenti ufficiali e, pertanto, si ha la certezza quasi assoluta su quella che è l’origine di questa pratica terapeutica che, ormai, si tramanda da quasi un secolo.
Dopo la morte di Usui, prese il posto di guida dell’organizzazione il suo amico e collaboratore Ushida e a lui succedettero il signor Taketomi, il signor Watanabe, il signor Wanami e la signora Koyama, mentre l’attuale presidente è il signor Kondoh.
I principi del Reiki
Per capire quali sono le basi del Reiki, basta dire che chi lo pratica si basa su quanto segue (5 principi base del Reiki)
“Il metodo segreto per invitare la fortuna. La meravigliosa medicina per ogni malanno. Solo per oggi:
- Non ti arrabbiare
- Non ti preoccupare
- Sii riconoscente
- Lavora duro (per migliorare te stesso)
- Sii gentile con gli altri
Ogni giorno e ogni notte, siediti nella posizione del Gassho (le mani giunte di fronte al torace, conosciuta anche come posizione di preghiera) e pronuncia queste parole a voce alta nel tuo cuore”
Queste sono le parole dello stesso Usai, che sono anche la base di tutto. I suoi insegnamenti, come detto in precedenza, sono tutt’ora validi e vengono applicati in diverse parti del mondo, dato che si tratta di un qualcosa che sta prendendo sempre più piede, nel nostro Paese e non solo qui.
Reiki, la tecnica del massaggio
Questo tipo di massaggio energetico è basato su ideologie orientali, in cui benessere dell’uomo dipende esclusivamente dal corretto funzionamento dei canali energetici. Questa pratica agisce prima di tutto sul fisico della persona, ma anche sulle emozioni e sullo spirito, poiché reputate parte fondamentale del nostro corpo.
Tale idea si basa sul fatto che i disturbi di carattere fisico siano in realtà la manifestazione di un problema più profondo, collegato alla psiche.
Per questa ragione, la tecnica del Reiki sfrutta le mani per poter trasferire l’energia tramite il contatto, in modo da poter ristabilire il giusto equilibrio alle parti del corpo più turbate dal punto di vista spirituale, stimolando la guarigione.
Rispetto ai massaggi classici e tradizionali costituiti da manipolazioni, il Reiki verte esclusivamente su gesti semplici nei punti che corrispondono al chakra. Tramite questi movimenti delicati, che possono essere fatti anche in prima persona, potremo riottenere la giusta armonia.
Quali sono i benefici più importanti del Reiki?
Chi si è servito di questo trattamento almeno una volta nella vita, ha dichiarato di aver percepito calore o formicolii dove si trovavano le mani del massaggiatore.
Tale fenomeno rappresenta l’energia trasmessa, in grado di regalare relax e benessere. Lo scopo più importante di questa tecnica è di permettere al proprio corpo e alla propria mente di tornare a stare bene ed è quindi assolutamente consigliata in caso di stress o tensioni di vario tipo, ma anche contro l’ansia e contro la depressione.
Per riuscire a raggiungere ottimi risultati, sarebbe necessario praticare il massaggio Reiki con costanza, considerato il fatto che oltre a ripristinare la giusta armonia nel nostro corpo, può alleviare dolori e disturbi anche di natura fisica. Inoltre, è stato dimostrato che se eseguito insieme ad altre terapie naturali o mediche, può aiutare a diminuire i dolori dovuti a stati infiammatori, contusioni ed escoriazioni, agevolando la guarigione.
Reiki: come si pratica l’autotrattamento?
Quando si parla di autotrattamento ci si riferisce a una pratica individuale, dove le mani vengono appoggiate sul nostro corpo. Bisognerà sdraiarsi o sedersi in un posto tranquillo, in modo da poter cercare di curare i nostri disturbi e resistere ad ogni forma possibile di negatività. La tecnica di questo massaggio verte nei confronti di 5-6 posizioni, iniziando dallo sterno fino ad arrivare al cuore.
Le posizioni del Reiki
La prima posizione prevede le mani sistemate sugli occhi in modo verticale; la seconda posizione vede le mani poggiate l’una sopra l’altra mentre tengono la gola; la terza posizione vede la bilanciatura al cuore, con le mani invertite sopra e sotto; la quarta posizione vede una mano sopra l’ombelico e l’altra sotto, tenute in orizzontale; la quinta posizione vede le mani poggiate sul basso ventre a forma di V.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, dovrete mantenere le varie posizioni per almeno un minuto, passando da uno step all’altro con una mano sola per volta.
Reiki: è riconosciuto?
C’è da notare che, nel 2008, sono stati condotti degli studi per cercare di provare l’efficacia di suddetta terapia. Tuttavia, la prova di questa efficacia nel trattamento di patologie varie non è arrivata. Anche nel 2015 sono stati condotti degli studi per valutare l’efficacia del Reiki nella cura di depressione e ansia e anche in questo caso non ci sono stati dei risultati chiari né a favore né a sfavore della tesi di cui sopra.
A tal proposito, diversi enti ufficiali impegnati nella lotta al cancro in svariati angoli del mondo, ossia l’American Cancer Society, il Cancer Research britannico nonché il National Center for Complementary and Integrative Health, hanno più volte ribadito che questa terapia alternativa non ha alcuna valenza e non si può sostituire a nessuna terapia ufficiale, anche se può essere utilizzata come supplemento.
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