Riso rosso, cos’è, calorie e proprietà
Questa particolare specie di riso viene utilizzata moltissimo nella cura contro il colesterolo cattivo, ma non solo. Sono diversi, infatti, i benefici che questo alimento porta al nostro corpo. Ma è sicuro consumarlo abitualmente? E quali sono le sue proprietà? Analizziamolo e scopriamolo insieme.
Che cos’è il riso rosso
Il riso rosso è una particolare tipologia di riso, coltivata e prodotto soprattutto in Asia, ma presente anche nel nostro paese (la cui produzione si concentra perlopiù nella Pianura Padana). In particolar modo, la coltivazione di questa tipologia di riso avviene in Thailandia e in Indonesia. Esiste, più vicino al nostro paese, la coltivazione francese del riso rosso delle Camargue, nel sud del paese. Il riso rosso consiste in un chicco di forma più lunga rispetto al solito, di colore appunto rosso scuro, la cui coltivazione è solitamente di tipo biologico e a differenza delle varianti a noi più comuni, richiede una cottura più lenta.
Il riso rosso fermentato
Il riso rosso, in particolare la variante conosciuta più comunemente con l’appellativo di “fermentato”, veniva usato già nella cucina cinese intorno al 9 secolo a.C. Questo particolare specie di riso si ottiene dalla lievitazione di un ceppo del riso comune, chiamato Monascus purpureus, che è il principale fautore del caratteristico colore rosso acceso. È soprattutto grazie alle monacoline, una specie di molecole che aiutano i processi enzimatici all’interno del nostro organismo, che il riso rosso è conosciuto e utilizzato nelle più disparate diete. Una di queste molecole, per la precisione la monacolina K, è molto importante per il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue.
Le proprietà del riso rosso
Rispetto al riso tradizionale, il riso rosso contiene una maggiore quantità di sali minerali e fibre: è, infatti, una delle più ricche fonti alimentari di magnesio e fosforo conosciute. Altra particolarità è quella di avere un contenuto di grassi praticamente inesistente. Il riso rosso rappresenta inoltre una buonissima e ricca fonte di carboidrati, ma anche di proteine di natura vegetale: per poter ottenere anche altre tipologie di nutrienti, è consigliabile affiancare al riso risso alcuni legumi, come i ceci oppure i fagioli.
Controindicazioni del riso rosso
Abbiamo ampiamente discusso delle proprietà del riso rosso, andiamo invece adesso a vedere quali sono le sue controindicazioni: è consigliabile evitare di assumere eccessive quantità di questo alimento, specie se sotto forma di integratore, durante i periodi di allattamento e gravidanza; se siete soggetti in cura per malattie epatiche o per un tasso di colesterolo troppo alto, fate attenzione all’assunzione di integratori a base di riso rosso. Un consumo eccessivo di questo alimento può portare a diversi disturbi, che possono presentarsi in maniera più o meno grave, come: miopatia, a livello muscolare, diversi scompensi gastrointestinali ed emicrania.
Esiste inoltre, nella composizione chimica del riso, una molecola chiamata citrinina, che secondo alcuni studi potrebbe essere molto dannoso per i reni. È bene quindi, prima di assumere qualsiasi integratore a base di riso rosso o consumare quantità abbondanti dello stesso consultare un medico e farvi consigliare, per evitare di andare incontro a spiacevoli conseguenze. Un altro consiglio che molto spesso viene dato a chi inizia una dieta a base di riso rosso è quello di evitare il consumo di succo di pompelmo durante la dieta stessa: questo, infatti, potrebbe ostacolare se non addirittura inibire l’azione benefica del riso.
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