Rivotril, a cosa serve, gocce ed effetti collaterali
Rivotril è un farmaco che ha come principio attivo Clonazepam, che appartiene alla categoria di antiepilettici ma specificatamente dei derivati benzodiazepinici. Solitamente prescritto esclusivamente dal medico tramite prescrizione medica, il Rivotril viene impiegato principalmente per il trattamento di varie patologie come il disturbo bipolare e l’epilessia.
Il Rivotril è un farmaco che gode di spiccate proprietà antispasmodiche e anticonvulsive, che viene prescritto dal medico sia all’adulto che al bambino per il trattamento soprattutto degli attacchi epilettici.
Il Ritrovil non può essere assunto nei casi di riconosciuta ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti presenti nel farmaco. È assolutamente controindicato in pazienti che usano sostanze stupefacenti, alcool, o altri farmaci, oltre ai pazienti che soffrono di miastenia grave o disturbi respiratori.
È fondamentale infatti che durante il trattamento con Rivotril non si assumano bevande alcoliche dato che potrebbero modificare il decorso del trattamento. Ad eccezione del consiglio medico, il Ritrovil va assolutamente evitato anche nelle donne in stato di gravidanza e allattamento.
Posologia Rivotril
La terapia farmacologica con Rivotril deve essere assolutamente indicata dal proprio medico di fiducia che potrà indicare anche la dose e la durata del trattamento farmacologico, è fondamentale infatti che ogni paziente riferisca al proprio farmacista o al proprio medico se ritiene che l’azione del farmaco sia troppo forte o troppo debole.
In questo modo il medico potrà effettuare un eventuale monitoraggio della dose, così da escludere totalmente la comparsa di effetti collaterali. Il medico potrà aumentare o diminuire la dose giornaliera secondo necessità, ma solo in modo progressivo così da raggiungere la dose di mantenimento necessaria al paziente.
Solitamente la dose necessaria al paziente adulto è di 1,5 mg al giorno per 3 volte al giorno, ma la dose può anche essere assunta in un’unica somministrazione la sera, tuttavia sarà il medico a fornire tutte le indicazioni relative alla somministrazione del farmaco, ma il trattamento non dovrà mai essere interrotto bruscamente.
Per quanto riguarda i bambini dovrà essere il medico di fiducia ad indicare il trattamento farmacologico a base di Rivotril, il farmaco è presente in commercio in pastiglie e gocce. Per i lattanti o bambini la dose prevista è di compresse da 0,5 mg, mentre le gocce possono essere somministrate col cucchiaino e mescolate in acqua, tè o succo di frutta.
Tutti gli effetti collaterali del Rivotril
È possibile che il Rivotril possa causare vari effetti collaterali nel paziente soprattutto durante il periodo iniziale del trattamento, come spossatezza, debolezza muscolare, sonnolenza, ma solitamente tali effetti collaterali tendono a scomparire nel corso del trattamento.
Potrebbero comparire però ulteriori effetti collaterali più importanti che dovranno essere comunicati urgentemente al proprio medico di fiducia, come disturbi respiratori, problemi alla vescica, disturbi visivi, confusione o disturbi del movimento.
Il trattamento a base di Rivotril potrebbe inoltre recare nel paziente uno stato di forte eccitamento, ma anche irrequietezza, aggressività, ansia, o disturbi del sonno, mentre nei lattanti è possibile che possa comparire un aumento della secrezione salivare.
Il trattamento con Rivotril deve assolutamente essere utilizzato con molta cautela soprattutto per alcune categorie di pazienti, come chi soffre di patologie renali o epatiche, malattie croniche respiratorie, ma anche particolari allergie o se si stanno seguendo ulteriori cure farmacologiche.
Il consumo di alcool interagisce con il Rivotril e potrebbe creare degli effetti collaterali imprevisti, inoltre il farmaco potrebbe indurre sonnolenza nel paziente in corso di terapia, ecco perché è fondamentale evitare di guidare veicoli o utilizzare attrezzi e macchine.
Come qualsiasi farmaco a base di benzodiazepine il Rivotril potrebbe provocare una dipendenza , soprattutto se assunto per lungo periodo, conseguentemente una brusca interruzione potrebbe indurre i sintomi tipici dell’astinenza.
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