Sali di Schussler, cosa sono e come assumerli
Ripristinare l’equilibrio dell’organismo con metodi naturali è possibile grazie ai dodici Sali di Schussler, un metodo antico di grande impatto e privi di controindicazioni, tanto da poter essere assunti anche nel corso dei nove mesi di gravidanza.
Sali di Schussler, cosa sono
La storia di questi Sali inizia nella seconda metà dell’Ottocento, quando le loro proprietà vennero scoperte dal medico tedesco Wilhelm Schussler. Da uno studio effettuato sulle ceneri di tessuto umano sottoposto a combustione, questo medico scoprì che la sua composizione era articolata in dodici sali e a garantire il funzionamento corretto ed efficace delle cellule c’era proprio l’adeguata proporzione dei minerali.
Secondo Scussler, infatti, i tessuti si ammalano proprio perché le loro cellule perdono questa proporzione, ciò significa che perdono le quantità di Sali adatta a garantirne non solo il funzionamento ma anche la salute. Da questi studi nascono i dodici preparati a base di sali minerali molto utilizzati per scopi terapeutici in medicina complementare, oltre che diluiti in omeopatia.
I dodici Sali di Schussler: ecco quali sono
Scopriamo uni per uno quali sono questi preparati e a cosa servono. Il primo è il floruro di calcio (Calcium fluoratum), ottimo per contrastare la perdita di elasticità delle fibre elastiche dei tessuti. Ciò accade, ad esempio, in caso di varici varicose, emorroidi o indurimento delle arterie. Si tratta di un sale minerale di grande importanza anche per garantire la salute dei denti. C’è poi il fosfato di calcio (Calcium phosphoricum) che viene utilizzato per problemi ossei e dentari.
Ottimi i risultati che dà anche contro patologie diverse come l’anemia, l’osteoporosi, la debolezza del sistema immunitari o problematiche legate alla crescita delle ossa. Cura anche problemi di emicranie. Il fosfato di ferro (Ferrum phosphoricum), invece, è utilizzato in caso di infiammazioni, stati influenzali e leggera febbre. Buono anche in presenza di distorsioni e contusioni. Il quarto sale è il cloruro di potassio (Kalium chloratum) da utilizzare in caso di infiammazione delle mucose, geloni o scottature. Quinto il fosfato di potassio (Kalium phosphoricum) suggerito per curare soggetti sensibili, apatici e inquieti.
Aiuta molto anche contro la stanchezza mentale perché agisce positivamente sul sistema nervoso. C’è poi il solfato di potassio (Kalium sulfuricum), consigliato per contrastare infiammazioni croniche, tra queste la bronchite. Settimo sale è il fosfato di magnesio (Magnesium phosphoricum). Quando utilizzarlo? In caso di insonnia, ansia, convulsioni, crampi ecoliche accompagnate da dolori. Il cloruro di sodio (Natrium chloratum), invece, ha ottimi risultati quando applicato in caso di squilibri biliari ed epatici. Viene consigliato anche nei casi di disidratazione e vampate di calore.
E ancora, da provare il fosfato acido di sodio (Natrium phosphoricum) contro gli acidi in eccesso nell’organismo, e il solfato sodico anidro (Natrium sulfuricum) per favorire l’espulsione di liquidi in eccesso e disintossicare l’organismo. L’acido silicico (Silicea), invece, ha effetti su tutti i tessuti e riveste un ruolo di primo piano proprio nella formazione della cute delle mucose, oltre che nella formazione di capelli, ossa e unghie. È consigliato anche contro la sudorazione eccessiva e l’invecchiamento precoce della pelle. Infine, c’è il solfato di calcio (Calcium sulfuricum) da assumere in caso di malattie della pelle, problemi di acne e brufoli, ascessi.
Come assumere i sali
I Sali possono essere assunti seguendo diverse modalità e soprattutto secondo una posologia che varia a seconda della tipologia di disturbo e della sua frequenza. nei casi più gravi si può arrivare ad assumere da una a tre pastiglie del sale consigliato anche ogni quarto d’ora, andando poi a ridurre la posologia con il passare del tempo e l’aumentare degli effetti benefici. Se siamo in presenza di patologie croniche il procedimento sarà diverso e non sarà possibile vedere miglioramenti immediati, come per i casi acuti. In questo caso è opportuno assumere fino a dieci pastiglie in una giornata, lasciandole sciogliere sotto la lingua.
La terapia può essere lunga, fino a tre mesi (in casi particolarmente gravi anche un anno), proprio perché è maggiore il tempo che l’organismo richiede per disintossicarsi dalla patologia cronica. Oltre che sotto la lingua, i Sali possono essere sciolti in acqua calda. L’importante è ricordarsi di non avvalersi del microonde per far bollire l’acqua e di utilizzare un cucchiaio non di metallo per girare il composto. Per favorire l’assorbimento dei sali è bene mantenere l’acqua un po’ in bocca.
Esiste, poi, una metodologia di assunzione particolare per il fosfato di magnesio, il sale numero sette, che si chiama proprio il sette caldo. Vanno sciolte in acqua bollente fino a quindici compresse e assunte come già detto, a piccoli sorsi, mantenendolo un po’ in bocca. È possibile assumere più volte di seguito il composto, fino a quando non si manifestano i primi effetti benefici. Per ogni sale, poi, esiste anche una crema, tanto che alcune associazioni organizzano veri e propri laboratori didattici per insegnare come preparare in casa questi prodotti. Possono essere assunti anche sotto forma di globuli o gocce.
Cosa curano?
I Sali sono utilizzati per scopi terapeutici, non possono in alcun modo sostituire la medicina tradizionale in presenza di patologie gravi. Sono ottimi per alleviare i disturbi femminili legati al ciclo. Danno risultati positivi anche in caso di disfunzioni del sistema nervoso e di quello scheletrico (nevralgie, fragilità ossea, reumatismi, palpitazioni di carattere nervoso). Aiutano anche a contrastare catarro, sinusite, asma e altri problemi legati all’apparato respiratorio. Contribuiscono a ripristinare l’equilibrio della pelle, sono molto utili contro verruche, micosi e dermatiti. Possono essere utilizzati anche nei bambini in casi di difficoltà dell’apparato digerente (dal vomito alle eruttazioni). Aiutano anche in caso di disfunzione della tiroide, perdite vaginali, cistiti e gravidanza.
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