Sapone allo zolfo: a cosa serve?
Il sapone allo zolfo è uno dei rimedi naturali più usati per combattere acne e brufoli, poiché deterge la pelle e con le sue proprietà rinfrescanti ed astringenti la disinfetta, aiutando ad asciugare le pustole che contengono il pus. Prima di conoscere i benefici e le proprietà che derivano dall’utilizzo del sapone allo zolfo, vediamo cos’è e quali sono le sue proprietà.
Proprietà dello zolfo
Lo zolfo è un minerale utilizzato frequentemente nella produzione del sapone. Ciò che si utilizza è prevalentemente la polvere giallognola che si ottiene dal raffreddamento dei vapori sulfurei ed ha un caratteristico odore pungente di uovo.
Lo zolfo ha tantissime proprietà terapeutiche poiché disinfetta e disintossica e, usato come sapone, ha un grande potere antinfiammatorio per risolvere molti problemi della pelle, tra i quali l’acne, la dermatite seborroica, i punti neri, e la psoriasi. Lo zolfo agisce sulla pelle ed in particolare sull’ormone cortisolo, un ormone responsabile della dilatazione dei vasi sanguigni. In questo modo, attraverso il dilatarsi dei vasi sanguigni, si migliora l’apporto di sostanze nutritive alle cellule e si favorisce l’eliminazione di cellule morte ed impurità. Lo zolfo rende inoltre più facile la cicatrizzazione di acne e brufoli, lasciando la pelle morbida al tatto e pulita.
Benefici del sapone allo zolfo
L’utilizzo della saponetta allo zolfo contro acne e brufoletti è un rimedio antico ed efficace: grazie alle sue proprietà, questo minerale è noto da molto tempo come rimedio per le pelli grasse, soprattutto per contrastare gli inestetismi della zona T (fronte, mento e naso).
Bisogna ricordare che seppure utilizzabile per una prevenzione generica, il sapone allo zolfo non può essere considerato come un rimedio completamente curativo: in caso di problemi acuti e cronici, è utile abbinare l’uso di prodotti specifici consigliati dal dermatologo.
L’utilizzo del minarle dello zolfo, oltre alla cura della pelle, è indicato anche per i capelli, poiché aiuta a renderli sani, lucidi e morbidi e a contrastarne la caduta.
Sapone allo zolfo contro l’acne
L’acne, caratteristica degli individui dotati di pelle grassa, è un disturbo provocato dall’accumulo di sebo sulla pelle, con una conseguente infiammazione dei follicoli piliferi. Questo sebo è bloccato e non riesce a fuoriuscire dai pori: nascono così i punti neri, che sono attaccati dai batteri e infiammano la pelle, creando gli inestetici brufoli. Questo fenomeno è frequente soprattutto nella pubertà, quando le ghiandole sebacee sono più sollecitate dagli ormoni e producono maggiore quantità di sebo. In una situazione del genere, è utile lavare la pelle più volte al giorno con il sapone di zolfo, che essicca la pelle producendo una leggera desquamazione e favorisce la disostruzione dei pori.
Sapone allo zolfo per i capelli
Il sapone allo zolfo può essere usato per il lavaggio dei capelli, per eliminare l’untuosità e la forfora e per donare ai capelli quelle sostanze nutritive in grado di preservarne le luminosità e la salute. Lo zolfo ha un’azione benefica su qualsiasi tipo di cellula ed ha quindi, sul cuoio capelluto, un’azione antiforfora e antibatterica. Poiché agisce contro la produzione di sebo, lascia il cuoio capelluto pulito più a lungo: i capelli acquistano per questo lucentezza e morbidezza. Il sapone allo zolfo utilizzato sui capelli aiuta inoltre a contrastare una delle principali cause della caduta dei capelli, ovvero l’eccesiva produzione di sebo.
Potrai trovare sapone e shampoo allo zolfo in qualsiasi profumeria o erboristeria ma un’idea potrebbe essere anche quella di realizzare il sapone allo zolfo fatto in casa. Vediamo come.
Come creare in casa il sapone allo zolfo?
Attraverso l’utilizzo di ingredienti naturali, è possibile produrre facilmente il sapone allo zolfo in casa. Per farlo, si può utilizzare la soda caustica che facilita il processo di saponificazione oppure si può partire da un sapone già esistente, come ad esempio il sapone di Marsiglia. A questo si aggiunge lo zolfo, l’acqua e altri ingredienti facoltativi, come l’olio di mandorle, così che, attraverso un processo di cottura e raffreddamento, il sapone acquisti il suo caratteristico profumo e colore giallo.
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