Scintigrafia, cos’è e a cosa serve
La scintigrafia è una tecnica utilizzata per effettuare diagnosi tramite immagini, e si basa sulla somministrazione di farmaci “radioattivi” che vengono poi riconosciuti da una sonda che ne rivela appunto l’azione radioattiva. Vediamo adesso quali sono le diverse tipologie di scintigrafia e a cosa servono.
Che cos’è la scintigrafia
Come abbiamo accennato, l’azione radioattiva dai farmaci viene captata dalla sonda: questi veri e propri segnali vengono registrati e catalogati da un calcolatore informatico e da un computer, che permettono poi di avere un quadro completo sulla situazione di alcune parti del corpo, tra cui tiroide, cuore, ossa, cervello, fegato, reni e polmoni.
Per cui, la sonda non emette radiazioni, ma si limita semplicemente a captarne l’azione nel nostro corpo. Il materiale radioattivo utilizzato nelle operazioni di scintigrafia viene somministrato sotto forma di isotopi, legati poi a determinati farmaci, e poi somministrati al paziente secondo le procedure indicate: l’isotopo radioattivo svolge una funzione “passiva” in questo modo, ossia non attacca direttamente il corpo in cui viene inserito, ma si limita a distribuirsi, secondo le modalità del farmaco cui viene legato, nel corpo del paziente per poi rispondere agli impulsi della sonda.
La scintigrafia miocardica
Passiamo ora ad uno dei metodi di scintigrafia più utilizzati: quella miocardica. Essa fa parte della cosiddetta medicina nucleare, e permette di avere un “briefing” sul corretto funzionamento delle arterie coronarie, la perfusione del miocardio e dell’attività cardiaca in generale.
Questa tecnica di scintigrafia si divide due fasi: la prima, in cui il paziente viene sottoposto a una prova da sforzo, e una seconda, effettuata di solito a distanza di qualche ora dalla prima, in cui il paziente viene analizzato a riposo. Così facendo, è possibile mettere a confronto l’irrorazione sanguigna del miocardio sia durante un momento stressante per il cuore sia durante un momento di calma e relax.
La scintigrafia tiroidea
Passiamo ad un’altra tecnica molto utilizzata, soprattutto per monitorare il giusto funzionamento di questa importantissima ghiandola. Come tutte le tecniche nucleari, si effettua tramite somministrazione di isotopi radioattivi legati a farmaci che poi si legano, appunto, alla tiroide.
Una sonda capta poi il segnale degli isotopi, inviandolo ad un computer che compila i dati ricevuti: il computer procede poi a stampare un’immagine molto dettagliata della tiroide, evidenziandone eventuali malfunzionamenti o squilibri. Questa tecnica è utilissima per la diagnosi di molte malattie che interessano la tiroide e, grazie ai risultati, può impedire spiacevoli conseguenze e disturbi nei pazienti.
La scintigrafia polmonare
Questa tecnica scintigrafica, il cui utilizzo si è moltiplicato negli ultimi anni, prevede due diverse vie: l’iniezione in vena di una sostanza radioattiva, utile per visualizzare su immagine eventuali problemi o malattie riguardanti i vasi polmonari (chiamata comunemente scintigrafia polmonare di perfusione), oppure l’inalazione di un gas radioattivo utile per individuare problemi o complicazioni a livello delle vie respiratorie (che viene chiamata comunemente scintigrafia polmonare di ventilazione). Questa tecnica si è rivelata utilissima soprattutto negli ultimi anni per individuare e curare successivamente diversi disturbi alle vie respiratorie.
La scintigrafia renale
Questa tecnica serve a verificare il corretto funzionamento dei reni ed è divisa in due tipologie: statica e dinamica. La scintigrafia renale statica viene eseguita somministrando il farmaco con isotopo radioattivo in endovena per visualizzare poi eventuali danni alle pareti del rene e verificarne il funzionamento o eventuali irregolarità. Quella dinamica, o sequenziale, invece è più “attiva”: questa infatti permette di valutare il corretto funzionamento di eliminazione di sostanze nocive dei reni e il corretto deflusso urinario tramite la somministrazione di farmaci che il rene dovrebbe normalmente espellere, in caso contrario, ci troveremo davanti ad un rene malfunzionante.
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