Sindrome del tunnel tarsale: cause e cura
Forse non sai che un dolore localizzato al piede può celare un problema neurologico. Nello specifico può trattarsi del tunnel tarsale, ovvero un’anomalia del nervo posteriore della tibia che è compresso. Questo nervo può infiammarsi dopo una lesione e causare forte bruciore e dolore alle dita e alla pianta del piede, sintomi che diventano più intensi quando si sta in piedi o si cammina. Un altro sintomo può essere la parestesia, cioè una sensibilità degli arti con un diffuso formicolio. Forti sensazioni di freddo o di calore e rigidità alle articolazioni possono essere sintomi ulteriori. In caso si abbia questa patologia, è importante non ritardare la diagnosi e il suo trattamento.
Cause del tunnel tarsale
Il tunnel tarsale è una patologia che riguarda gli adulti e gli anziani e può ricordare lontanamente la sindrome del tunnel carpale alla mano, anche se si tratta di una malattia molto più rara e complessa.
Come abbiamo visto, la sindrome è causata da una lesione del nervo tibiale o dell’area del tunnel tarsale. Questa lesione può dipendere dalle cisti tendinee, cioè piccoli accumuli tumorali lungo tendini e articolazioni, di forma tonda e con presenza di liquido all’interno. Altre cause sono il lipoma nel tunnel tarsale, un tumore benigno del tessuto adiposo o una frattura che comprime il nervo tibiale, o ancora le varici, vene dilatate che prendono una forma tortuosa e si sviluppano soprattutto negli arti.
Tunnel tarsale: i sintomi
I sintomi del tunnel tarsale sono numerosi. I principali sono:
- un dolore pungente, sensazione di freddo o caldo eccessivo alle articolazioni;
- bruciore e dolore intenso sotto la pianta del piede, al tallone o alle dita del piede, più intenso se il paziente è in movimento, ma che si può manifestare anche quando il paziente è in posizioni diverse;
- ipersensibilità e formicolii diffusi agli arti;
- una sensazione di scossa elettrica che si avverte dopo una manovra del medico eseguita attraverso ripetute percussioni, per accertare o meno la presenza della sindrome del tunnel tarsale.
Tutti i sintomi peggiorano in seguito all’attività fisica, tanto che ad un certo punto il dolore può diventare invalidante e costringere il paziente a fermarsi continuamente, togliere la scarpa e massaggiare il piede. Anche la mattina, dopo il riposo notturno, il dolore può essere più acuto. Questo perché stare sdraiati e fermi comporta una congestione delle vene intorno al nervo, che fanno aumentare la compressione. Il dolore invece sarà più lieve dopo un periodo di riposo.
Diagnosi e cura del tunnel tarsale
La sindrome del tunnel tarsale deve essere accertata con opportune radiografie e visite specialistiche, con le quali il medico cercherà di individuare la causa della compressione del nervo.
Il trattamento prevede l’assunzione di anti-infiammatori, l’utilizzo di bendaggi per bloccare il piede e di calzature idonee, sedute di riabilitazione e fisioterapia per correggere una postura scorretta.
Un aiuto può venire anche dall’utilizzo di solette antishock, da indossare nelle scarpe. Queste hanno una funzione di scarico e evitano che le vibrazioni negative derivate dall’impatto del piede sul suolo si propaghino troppo. In questo modo, camminare diventa meno doloroso.
Se le terapie non dovessero essere efficaci, si deve intervenire chirurgicamente per decomprimere il nervo, attraverso l’apertura del tunnel tarsale.
Anche in caso di intervento chirurgico, può esserci un limite al processo di guarigione poiché se il nervo è restato compresso per troppo tempo può essersi atrofizzato e quindi il recupero può essere solo parziale o addirittura nullo. Per questo motivo la diagnosi, il trattamento e l’eventuale intervento chirurgico devono essere eseguiti in tempi brevi, per evitare deficit permanenti.
Lascia un commento