Suffumigi, per il catarro e la tosse: come fare?
Sono uno dei rimedi più antichi messi in atto contro il raffreddore ma la loro efficacia non passa mai di moda. I suffumigi rappresentano una risposta colpo su colpo ai sintomi del raffreddore e del catarro che colpiscono le vie nasali. Ma come si realizzano e quali sono le essenze da utilizzare per potenziarne i risultati?
Suffumigi per decongestionare le vie nasali
Fin dai tempi antichi gli uomini, attraverso la suffumigazione, hanno ridotto in fumi o vapori diverse sostanze perseguendo scopi terapeutici o disinfettanti. Contro il raffreddore, in particolare, vengono utilizzate, disciolte in acqua, sostanze balsamiche capaci di lenirne il fastidio e decongestionare le vie nasali. Come godere dei benefici di questo trattamento? È semplice, basta esporre la parte “malata” ai fumi ricchi di essenze prodotti proprio dal processo di suffumigazione.
Nel nostro caso, basta respirare a bocca aperta i fumi del recipiente contenete i suffumigi, avendo cura di coprire il capo con un panno per non disperdere il vapore ricco di sostanze benefiche. La fase di inalazione va interrotta ogni paio di minuti con una pausa che prevede la respirazione di aria ambientale per poi riprendere i suffumigi altre due o tre volte. L’intero procedimento dura circa 10 minuti. Questa operazione dà sollievo immediato anche in caso di bronchite, asma, laringite o faringite.
Come preparare i suffumigi
Preparare i suffumigi è davvero semplice. In commercio esistono degli apparecchi che hanno proprio questa funzione ma basta utilizzare un ampia bacinella e dell’acqua calda per ottenere gli stessi risultati. Si porta una pentola d’acqua a ebollizione e poi, una volta tolta dal fuoco, si riversa in una bacinella posta sul tavolo (dove si effettueranno i suffumigi) e si versano all’interno le gocce del principio attivo scelto. La posologia varia a seconda del prodotto e della patologia da trattare.
Quali essenze utilizzare?
Nell’acqua possono essere disciolte sostanze diverse per ottenere i benefici sperati. I suffumigi al rosmarino, ad esempio, così come quelli alla lavanda, all’eucalipto o al timo sono molto efficaci in caso di raffreddore e sinusite.
A questi si vanno ad aggiungere quelli al limone, al basilico, alla maggiorana e alle foglie di tè. Il fumo prodotto dalla fumigazione prodotta da acqua con rosmarino, ad esempio, aiuta a dilatare e decongestionare le vie respiratorie, liberandole dalla sofferenza causata dallo stato di raffreddamento. Si ricorre allo zenzero per ottenere un effetto antinfiammatorio. In questa direzione vanno anche i suffumigi con anice, menta piperita o camomilla. Malva e altea, con temperature molto elevate, sono benefiche contro il mal di gola .
A cosa serve il bicarbonato di sodio
Tra i suffumigi più famosi e utilizzati ci sono certamente quelli che fanno ricorso al bicarbonato di sodio. Si tratta di un prodotto quasi sempre presente nella case italiane e alla portata di tutti. Questo elemento ha effetto positivo su infiammazioni e aiuta a fluidificare il catarro, con un diretto beneficio anche sui mal di testa da sinusite. Contro sinusite e raffreddore risultati molto positivi si possono ottenere anche sciogliendo in acqua bollente alcune gocce di olio 31, un prodotto che si presta a mille usi e che nasce dall’unione di oli essenziali puri e naturali estratti da 31 piante officinali.
Per contrastare il raffreddore, ad esempio, sono sufficienti un paio di gocce in acqua bollente. Tra i principi attivi da provare per risolvere tutti i problemi legati al raffreddamento anche quelli contenuti nell’aceto di mele, utilissimi contro i sintomi del raffreddore ma anche contro tosse, asma e bronchite. Il rapporto tra acqua bollente e aceto di mele deve essere di 1:1, il tempo da dedicare ai suffumigi circa 5 minuti.
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