Canfora: proprietà, modi d’uso e controindicazioni
In molti l’hanno sentita nominare dai genitori o dai nonni, perché in passato era largamente utilizzata anche per tenere lontani cattivi odori dagli armadi (al posto della naftalina): ma la canfora è una sostanza naturale, estratta da una pianta, e si fa apprezzare ancora oggi per il suo impiego in applicazioni medicinali, soprattutto per curare disturbi come il naso chiuso, il raffreddore o la generale infiammazione delle vie respiratorie, soprattutto nella forma di olio essenziale.
Cos’è la canfora
Diffusa in tutta Europa da molti secoli e usata sin dalle origini per il suo profumo, la canfora è servita da sempre a tenere lontani i cattivi odori e a curare alcune malattie. Si presenta come una sostanza cerosa, cristallina e biancastra, che si caratterizza immediatamente per un forte odore fresco, intenso e aromatico. Anche se si ritrova in parecchi vegetali (specie in quelli collegati della famiglia dell’alloro) e in piante come basilico, coriandolo, maggiorana, rosmarino e salvia, la canfora viene in genere estratta principalmente dal legno di un grande albero sempreverde, chiamato Cinnamomum camphora (Laurus camphora), e da un gigante delle foreste del Borneo noto come Dryobalanops aromatica (Canfora del Borneo); esistono anche delle forme di produzione sintetica, ricavate da olio di trementina.
Come trovare la canfora
La canfora che si trova comunemente in commercio assume diverse forme: nella variante di olio essenziale si usa in particolare per fare i suffumigi, alleviare il dolore di stomaco e ridurre la colite; le creme che contengono estratti, invece, si rivelano adatte a massaggi per sciogliere le contratture; diversi sono gli impieghi dei preparati a base di canfora, anche in ambito di omeopatia, mentre le tavolette sono il tradizionale prodotto antitarme e deodorante per gli ambienti domestici. Esistono poi anche ulteriori formati come unguenti, stick, soluzioni idroalcoliche e soluzioni oleose.
Le proprietà e gli usi della canfora
Già da quanto scritto si intuisce come la canfora possieda un ventaglio ampio di impieghi positivi, in vari ambiti della vita quotidiana: senza arrivare agli “eccessi” riscontrati in India, dove addirittura è un ingrediente in cucina, o quelli storici come fluido per imbalsamare o elemento utile nelle cerimonie religiose, ci concentriamo maggiormente sulle proprietà che la rendono un buon insetticida, antisettico e deodorante, valido anche per scopi medicinali.
La canfora naturale possiede diverse attività terapeutiche: applicata localmente su alcune zone del corpo può provocare una sensazione di intorpidimento o formicolio, perché le sue proprietà la rende facile da assorbire dalla pelle in modo rapido, ma esercita anche azioni iperemizzante, rubefacente e broncosecretolitica; un impiego interno, invece, induce una vasodilatazione coronarica a livello cardiaco, nonché la stessa vasodilatazione anche a livello polmonare e un’azione spasmolitica bronchiale. Infine, la canfora vanta anche qualità antisettiche e parassiticide, note sin dai tempi antichi per difendere gli indumenti in lana dalle tarme. Tra gli altri effetti positivi citiamo velocemente quello carminativo (riduzione di gonfiore addominale e presenza di gas nell’intestino), decongestionante, espettorante, lenitivo per traumi o dolori articolari, preventivo per disturbi come congiuntivite, occhi arrossati o varicella. Invece, non è riscontrato che la canfora aiuta a perdere peso: sebbene ci siano numerose pagine sul Web che spingono questa ipotesi, non ci sono studi medici seri che la confermano né che consigliano l’uso di questo prodotto nelle diete dimagranti.
Le controindicazioni
Anche se le applicazioni della canfora sono dunque numerose, così come le sue proprietà benefiche, è meglio utilizzarla per brevi periodi e con moderazione: una dose eccessiva, infatti, può causare problemi all’organismo e risultare tossica. Inoltre, bisogna sempre prestare attenzione a possibili allergie, specie per l’uso locale, con irritazioni dell’area interessata dopo l’applicazione della crema o dell’olio. Per tutto questo, non è raccomandabile l’impiego di canfora sui bambini, sulle donne in gravidanza o durante l’allattamento, su persone che soffrono di epilessia o di Parkinson. Se ingerita direttamente, poi, questo elemento può causare disturbi e problemi come vomito, irritazioni, coliche e mal di testa.
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