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Il triptofano: cos’è e quali sono le proprietà Benessere

Il triptofano: cos’è e quali sono le proprietà

Il triptofano è un amminoacido molto utile al corpo mano. Questo non può essere sintetizzato autonomamente dal corpo umano ma deve essere assunto attraverso gli alimenti che lo contengono, come uova, legumi, carne, formaggi, pesce e latticini oppure tramite integratori specifici.

Proprietà del triptofano

Il triptofano è utile per la sintesi proteica e per la sintesi di sostanze come la serotonina e la niacina.

La serotonina è un neurotrasmettitore conosciuto come ‘ormone del buonumore’. Disturbi dell’umore come la depressione, l’ansia e l’irritabilità sono associati alla carenza di triptofano e quindi alla minore sintesi di serotonina: il triptofano può essere utilizzato quindi come antidepressivo.

La serotonina può anche essere convertita in melatonina, la sostanza che regola il ciclo sonno veglia: una scarsa assunzione di triptofano da parte dell’organismo può comportare dunque anche conseguenze sul ciclo del sonno e la sua regolazione. Al contrario, è stato dimostrato che il triptofano fa aumentare la sonnolenza e diminuire il tempo impiegato a prendere sonno e costituisce un valido aiuto a coloro che soffrono di insonnia leggera.

La niacina, nota come vitamina PP, è utile a convertire i macronutrienti, cioè i principi alimentari basilari per il nostro organismo come i carboidrati, i grassi e le proteine, in energia.

Il triptofano è utilizzato anche come inibitore dell’appetito, agendo in particolare contro il bisogno eccessivo di magiare dolciumi.

Altra proprietà di questo amminoacido è la sua azione sui sintomi della sindrome premestruale, soprattutto su quelli legati all’umore, e sui disturbi affettivi stagionali, cioè quei sintomi depressivi che colpiscono individui altrimenti sani in inverno.

Triptofano come integratore alimentare

Il triptofano può essere utilizzato come integratore dalle persone intolleranti al lattosio, poiché latticini e formaggi sono pieni di triptofano, e da quelle che hanno problemi alla metabolizzazione del fruttosio.

Non sono state ancora stabilite le dosi univoche ed efficaci di triptofano da assumere. Nel caso dell’assunzione di triptofano sotto forma di integratore, è consigliabile attenersi alle indicazioni presenti sull’etichetta o sul foglietto illustrativo del prodotto che si acquista.

Per la scelta del giusto integratore, bisogna optare per prodotti affidabili: una buona norma può essere di cercare la presenza del simbolo USP, che indica che l’indicatore in questione è stato testato e contiene i giusti ingredienti nelle giuste dosi.

Triptofano: controindicazioni

Nonostante l’uso di integratori a base di triptofano si sia verificato utile nell’aumento della produzione di melatonina e serotonina, questo non deve essere sostituito arbitrariamente alla terapia farmacologica classica contro la depressione prescritta da un medico. Questo amminoacido non deve neanche essere assunto contemporaneamente a farmaci antidepressivi, salvo una precisa indicazione medica.

Il triptofano può aumentare il rischio di disfunzioni valvolari cardiache e non deve essere assunto da pazienti affetti da cirrosi epatiche. L’assunzione di triptofano è sconsigliata in caso di gravidanza e allattamento.

Se le dosi assunte dovessero superare quelle consigliate, il triptofano potrebbe causare nausea, vomito, irritabilità e problemi gastrointestinali, come bocca secca e difficoltà a deglutire. Nei casi più gravi, una dose eccessiva di triptofano potrebbe portare ad una vera e propria overdose, con problemi quali la febbre, la diarrea, le contrazioni. In questo caso è necessario un intervento immediato del medico.

Il triptofano potrebbe comportare anche effetti collaterali temporanei, che scompaiono dopo l’assunzione iniziale, come il mal di testa, la sonnolenza o la presenza di vertigini.

In caso di dubbi sul dosaggio corretto del triptofano, non bisogna esitare a contattare un medico

Uso di triptofano nei bambini

Un apporto tradizionale di triptofano, cioè attraverso l’alimentazione, è utile ai bambini. Prima di somministrare integratori, si consiglia invece di consultare il pediatra, dato che i bambini sono più sensibili alla tossicità dei farmaci e degli integratori.

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