Ginseng: tutte le proprietà e i benefici
Il ginseng, il cui nome scientifico è ‘Panax Ginseng’ è una pianta erbacea con radici bianche o gialle. Ha foglie formate da cinque foglioline di colore verde intenso e fiorellini bianchi o giallini. All’interno del frutto, di colore rosso, c’è il nocciolo che contiene il seme. La parola ginseng proviene dal cinese rènshēn, che significa ‘pianta dell’uomo’, a causa delle sue radici di forma antropomorfa, in cui si distinguono i tratti fondamentali del corpo umano, il busto e gli arti.
Al ginseng sono attribuite elevate proprietà adattogene, ovvero quelle proprietà che riescono a condurre l’organismo in uno stato ideale, aiutandolo a ritrovare l’equilibrio in ogni circostanza.
Le proprietà di questa radice furono scoperte dall’imperatore cinese Shen circa 4000 anni fa: secondo il sovrano, la pianta poteva accrescere la vitalità di una persona, senza avere effetti collaterali. Venne quindi utilizzato come rimedio per ridurre l’ansia, eliminare le sostanze tossiche, armonizzare le energie e fortificare il corpo.
Attualmente, il ginseng è stato incluso tra le piante medicinali considerate sicure, se utilizzate secondo gli schemi e le indicazioni corrette.
Prima di essere utilizzate, le piante di ginseng devono essere coltivate per almeno 6 anni, in luoghi ombrosi e riparati dall’esposizione diretta ai raggi del sole. Le radici devono essere raccolte con cura, così da mantenersi integre e devono essere lasciate essiccare per circa un mese.
Nell’antichità, la raccolta del ginseng era considerata un’attività pericolosa, che gli antichi raccoglitori dovevano propiziarsi con particolari rituali come l’astensione dal consumo di carne e dai rapporti sessuali prima della raccolta, al fine di mantenere la concentrazione, la precisione e la cura necessarie. Oggi tali rituali e preoccupazioni sono ormai superate.
Proprietà del ginseng
Le numerose proprietà del ginseng derivano dalle componenti contenute nelle sue radici. Si tratta di vitamine, oli essenziali e polisaccaridi che aumentano la capacità dell’organismo di resistere allo stress e rafforzano il sistema immunitario e nervoso migliorando le prestazioni dell’organismo in caso di bisogno: le sostanze presenti agiscono sul sistema nervoso e aiutano ad affrontare stress emotivi, stati depressivi e aiutano le capacità mnemoniche e la concentrazione.
Le sue proprietà stimolanti agiscono in modo rapido su tutti i sistemi, favorendo un miglioramento dei riflessi, un’accelerazione della risposta del sistema nevoso, riducendo l’affaticamento mentale e fisico.
Il ginseng aiuta anche l’organismo ad adattarsi ai cambiamenti climatici, previene l’invecchiamento, combattendo i radicali liberi, e stimola il sistema immunitario.
Molti studi hanno anche dimostrato la sua azione ipoglicemizzante, utile a ridurre la concentrazione di glucosio nel sangue e quindi in grado di fornire un valido aiuto nella gestione del diabete mellito.
Recenti indagini avrebbero poi dimostrato benefiche proprietà anche nel trattamento dei malati di cancro, in quanto il ginseng permetterebbe di tollerare meglio i trattamenti chemioterapici e i loro conseguenti stati di spossamento, rafforzando addirittura l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici.
Il ginseng è considerato infine un afrodisiaco naturale, in grado di risvegliare il piacere e migliorare le prestazioni soprattutto dell’uomo.
Modalità d’uso del ginseng
La parte utilizzata del ginseng è la radice, che può essere utilizzata sia fresca che essiccata, sia in polvere che miscelata ad altri ingredienti.
Il ginseng può essere utilizzato come aromatizzante e in questa forma è usato per molte bevande energetiche come il caffè ma anche in alcune pietanze come biscotti, torte e primi piatti.
Per terapie specifiche, il ginseng può essere assunto come estratto, in diverse forme: compresse, tintura madre o estratto molle. Si consiglia di assumerlo di mattina e in ogni caso non in tardo pomeriggio, per non inficiare la qualità del sonno notturno.
Controindicazioni del ginseng
Il ginseng è controindicato per chi soffre di ipertensione, tachicardia, ansia, tremori, in caso di gravi malattie psichiatriche, in gravidanza e durante l’allattamento.
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