Il meliloto: un’ utile pianta officinale
Il meliloto è una pianta officinale utilizzata contro ritenzione idrica, cellulite e disturbi alla circolazione. Vediamo meglio quali sono le sue caratteristiche e le sue proprietà.
Meliloto: che cos’è?
Il meliloto è una pianta erbacea, con uno o più fusti con foglie dai bordi seghettati, fiori gialli a forma di spiga e frutti che appaiono come legumi verdi. Cresce in zone a clima temperato, in Europa, in campi incolti.
Un po’ di storia sul meliloto
Nell’antichità il meliloto era detto Sertula Campana, poiché cresceva in abbondanza in Campania ed era usato per intrecciare ghirlande da mettere sul capo. Un altro uso tradizionale era di disporne alcuni fascetti nella biancheria, per allontanare le tarme.
Il suo nome deriva dal greco e nello specifico dall’unione delle parole che significano miele e trifoglio, dato che le piante costituiscono da sempre una forte importante di nettare per le api.
Il primo a sancire le proprietà terapeutiche del meliloto è stato Galeno. La scoperta della sua importanza a scopo fitoterapico è stata casuale ed è avvenuta nella prima metà del Novecento grazie all’osservazione di episodi emorragici nelle bestie al pascolo. Si è scoperto infatti che gli animali che avevano mangiato meliloto erano maggiormente predisposti alle emorragie rispetto agli altri.
Nella tradizione popolare il meliloto è usato come digestivo e diuretico, ma anche come rimedio per trattare il mal di testa o per favorire il sonno.
Proprietà e benefici del meliloto
Il meliloto è una pianta dotata di numerose proprietà medicinali. La sua azione è positiva sul sistema circolatorio, poiché aiuta la contrazione dei vasi sanguigni e protegge le pareti delle vene. Il meliloto viene quindi usato per la cura delle varici e di altri disturbi a carico delle vene, come l’insufficienza venosa e linfatica ma anche gonfiori alle gambe, edemi e condizioni di ritenzione idrica. Il meliloto è inoltre utilizzato per contrastare la cellulite e le emorroidi. Le proprietà della pianta dipendono soprattutto dalle cumarine in essa presenti.
Grazie alle proprietà benefiche sul flusso venoso e linfatico, il meliloto è stato riconosciuto ufficialmente come rimedio per l’insufficienza linfatica.
Alcuni studi condotti sugli animali, hanno inoltre dimostrato un’azione del meliloto come cicatrizzante per le ferite.
Modo d’uso del meliloto
Il meliloto può essere assunto in diversi modi.
Come infuso, il dosaggio consigliato è di un cucchiaino di foglie di meliloto in una tazza di acqua bollente, da lasciare in infusione per circa dieci minuti. L’infuso va filtrato e bevuto per beneficiare dell’azione vaso protettiva e drenante.
Sotto forma di estratto secco, il meliloto può essere assunto tramite compresse o capsule, da ingerire con acqua lontano dai pasti.
Un’altra modalità di assunzione è la tintura madre di meliloto, con 30-40 gocce da diluire in acqua e bere lontano dai pasti.
In ogni caso, se si intende utilizzare il meliloto a scopo terapeutico, è meglio consultare il medico, che saprà indicare la dose migliore da assumere in base alla specifica patologia di cui si soffre.
Controindicazioni
Il meliloto in alcuni casi può provocare nausea, qualche volta accompagnata da diarrea, con sintomi che possono comparire all’inizio dell’assunzione ma scomparire dopo poco e in ogni caso l’insorgenza di questi disturbi è associata soprattutto all’ingestione di dosi troppo elevate.
In caso di sensibilità ai suoi principi, il meliloto può causare anche un aumento degli enzimi ematici nel sangue, che tuttavia tornano ad avere livelli normali dopo poco che si è sospesa l’assunzione della pianta. In caso ci sia un’ipersensibilità accertata verso il meliloto, è opportuno evitarne il consumo.
In gravidanza, allattamento e nei bambini di età inferiore ai 10 anni, l’uso del meliloto non è consigliato.
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