Uovo sodo: come come cucinarlo in modo perfetto?
Fare un perfetto uovo sodo è meno facile di come sembra. I dubbi di solito riguardano il tempo di cottura, la grandezza dell’uovo e la temperatura dell’acqua. Vediamo le soluzioni migliori.
Le caratteristiche dell’uovo
L’uovo è uno dei cibi più nutrienti che esistano: è una grande fonte proteica, oltre che una fonte di vitamine A, D e vitamine del gruppo B. Può essere usato in aggiunta a insalate, tramezzini e panini, in preparazioni rustiche oppure essere mangiato da solo per un pasto ricco di nutrienti essenziali.
Preparare l’uovo sodo: come fare?
Per preparare un perfetto uovo sodo, basta seguire alcune semplici regole.
La preparazione dell’uovo sodo si deve partire dalla scelta dell’uovo, che deve essere preferibilmente fresco. Per essere sicuri che sia fresco, l’uovo deve essere opaco e, scuotendolo, non deve trasmettere rumore di acqua, altrimenti vuol dire che la camera d’aria è diventata troppo grande. Se l’uovo si apre, l’albume dovrà essere limpido e con i contorni ben definiti, mentre il tuorlo deve essere molto turgido. Se invece è sodo, l’uovo fresco farà resistenza ad essere sgusciato e avrà un incavo alla base molto piccolo. Un’altra prova si può fare immergendo l’uovo in acqua salata: l’uovo non deve galleggiare, altrimenti significa che non è buono.
Prima di cuocere l’uovo è meglio lavarlo, per evitare il rischio di salmonella, i cui batteri possono annidarsi sul guscio; meglio però lavarlo poco prima dell’uso, altrimenti l’uovo sarà privato della sua utile pellicola protettiva.
L’uovo va disposto delicatamente in un pentolino di acqua fredda con un po’ di sale. L’acqua deve coprire integralmente l’uovo e il pentolino deve essere grande a sufficienza da non far uscire l’acqua fuori, quando bollirà. Il sale è importante perché aiuta gli albumi a rassodarsi e sigilla eventuali crepe che si possono formare nel guscio durante la cottura. Le uova devono essere messe in acqua fredda e non calda perché l’acqua calda può provocare un urto termico nell’uovo, che può indurre la rottura del guscio e la fuoriuscita dell’albume.
Il tegamino va messo su fuoco alto e, non appena l’acqua raggiunge la temperatura di ebollizione, bisogna impostare il timer per 10 minuti.
È necessario non superare i dieci minuti dall’ebollizione, poiché se le uova cuociono troppo, può verificarsi un’alterazione chimica dei loro componenti, provocando una mutazione cromatica che rende i tuorli verdognoli. Maggiore sarà il tempo di cottura, più verde sarà il tuorlo. Il colore verde dell’uovo non lo rende tossico ma riduce la quantità di ferro presente.
Quando l’uovo sarà cotto, deve essere scolato e messo sotto l’acqua fredda, per evitare che il processo di cottura continui. L’acqua fredda aiuterà anche a sbucciare l’uovo.
Per sbucciare le uova, si possono picchiettare con un cucchiaio o una forchetta o farle rotolare delicatamente in un piatto piano, al fine di far rompere il guscio, che va rimosso integralmente, insieme alla membrana che circonda l’albume.
Alcune varianti: l’uovo alla coque e l’uovo in camicia
Oltre all’uovo sodo, esistono altre ricette che prevedono la cottura dell’uovo in acqua.
L’uovo alla coque si prepara immergendo l’uovo in una pentola di acqua bollente, dopo aver praticato un piccolo forellino sulla sommità con un ago. L’uovo deve essere cotto per tre minuti, raffreddato e servito nel porta uovo, dove sarà mangiato con un cucchiaino, dato che l’albume non sarà completamente rappreso e il tuorlo sarà liquido.
Se invece si desidera preparare un uovo in camicia, bisogna riempire di acqua una pentola e portarla ad ebollizione. All’acqua si aggiungono due cucchiai di aceto bianco e il fuoco si abbassa, per arrivare ad una temperatura di 80°. Allora si deve creare un mulinello nell’acqua, girando con un mestolo, e buttare all’interno un uovo aperto: quando l’albume avrà ricoperto il tuorlo per intero, si può estrarre l’uovo dall’acqua con un cucchiaio.
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