Bromelina, proprietà, cos’è, proprietà terapeutiche
È l’ananas il frutto ricco di bromelina che viene molto apprezzato nelle principali diete. Ma cos’è la bromelina e quali sono le sue proprietà? Si tratta di un insieme di enzimi, presenti sia nella polpa che nel gambo dell’ananas, dotati di attività proteica. La bromelina ha importanti effetti digestivi e attività antinfiammatorie, antitrombotiche, antiossidanti, anticoagulanti, antiedemigene e immunomodulanti.
Come si usa e perché
Esistono integratori che utilizzano bromelina assoluta o come componente di miscele antiossidanti più ricche. La posologia migliore prevede l’assunzione, in due o tre somministrazioni giornaliere, di una dosa che può andare dai 250 i 2.000 milligrammi. I risultati migliori si ottengono se il prodotto viene assunto a stomaco vuoto se si vuole sfruttare la sua capacità antinfiammatoria o quella antiossidante.
Va, invece, presa dopo i pasti per favorire le sue capacità digestive. Ma perché assumere questo integratore, quali sono i suoi benefici? Diversi studi hanno evidenziato che la bromelina è un valido facilitatore del processo digestivo, aiuta a controllare l’evoluzione degli stati infiammatori e consente agli sportivi di riprendersi facilmente da eventuali traumi. Inoltre, svolge un’importante funzione antiedemigena e favorisce il controllo del decorso clinico e della remissione di patologie autoimmuni. Tra le sue proprietà anche quelle legate a una rilevante azione antiaggregante piastrinica e antitrombotica.
Aiuta a contrastare la formazione della cellulite e combattere i sintomi di riniti, artrite reumatoide, vene varicose. La bromelina ha anche proprietà rilevanti nel campo della battaglia contro la ritenzione idrica, d’altra parte l’ananas è da sempre indicato come un frutto che fa dimagrire. Aiuta a bruciare i grassi, favorendo il metabolismo.
Un integratore per tutti?
In alcuni casi questo integratore può generare controindicazioni. Accade, il più delle volte, nei soggetti che presentano allergie al suo principio attivo. In realtà, l’assunzione di bromelina non è consigliata in gravidanza e in allattamento.
Può dare vita a reazioni gastroenteriche che spaziano dal vomito alla diarrea, passando per dolori e crampi addominali. Anche nei soggetti con ulcere gastriche, sottoposti a terapie antibiotiche, antitrombotiche e anticoagulanti non è consigliabile assumere bromelina. Questo integrato potrebbe entrare in conflitto con le funzioni di altri medicinali, modificandole.
Come agisce la bromelina contro cellulite e sovrappeso
La cellulite non è solo un inestetismo. Alla base della tanto odiata buccia d’arancia, infatti, c’è un vero e proprio processo infiammatorio che causa il ristagno di liquidi. Se a questo fenomeno va ad aggiungersi il grasso in eccesso, la morfologia cutanea subisce delle trasformazioni che portano alla genesi della cellulite. L’ananas, in particolare il suo gambo, è sempre stato usato nelle diete proprio per la sua capacità di contrastare i liquidi in eccesso, favorendone l’espulsione.
Come? Stimolando la diuresi. È così che agisce la bromelina, ripristinando il trofismo cellulare e riequilibrandone l’aspetto. Allo stesso modo, questo principio riesce a intervenire con risultati soddisfacenti anche nei casi di obesità e sovrappeso causati proprio da problematiche legate anche al ristagno di liquidi.
Bromelina a supporto dei medicinali
Questo principio attivo di origine naturale può svolgere ruolo di supporto nella cura di diverse patologie. Abbiamo visto che le sue proprietà sono davvero numerose. Nel dettaglio, la bromelina si è dimostrata molto utile per curare traumi di origine sportiva del tipo di contratture e contusioni, oltre che strappi e stiramenti. Questo perché grazie alla sua capacità antinfiammatoria, la bromelina riduce il dolore generato dal trauma e svolge azione analgesica.
Questo rimedio naturale, come è stato dimostrato da uno studio, ha risvolti positivi anche nella cura della tromboflebite. Assunta insieme con degli analgesici, infatti, ha effetti molto positivi sull’infiammazione, riducendo anche le difficoltà di movimento. Tra le patologie che beneficiano degli effetti di questo elemento ci sono anche alcuni disturbi delle vie respiratorie. Si tratta di un buon mucolitico, un decongestionante molto efficace in caso di flogosi acuta catarrale.
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