Cucina ASI: appetibilità, sazietà e ipocaloricità si incontrano
La cucina ASI si basa su un equilibrato compromesso tra appetibilità, sazietà e ipocaloricità.
Si tratta di un regime dietetico salutistico e ipocalorico, in cui oli, zuccheri e grassi in generale sono impiegati al minimo per realizzare ricette gustose ma light.
ASI® è un marchio registrato da Roberto Albanesi nel 2004. Da molti anni Albanesi si occupa di “Wellbeing”, una disciplina che mira a portare ad un benessere duraturo attraverso l’abbinamento di una giusta visione della vita, una corretta attività fisica e una corretta alimentazione.
Sulla cucina ASI, Albanesi e Lorenzi hanno anche pubblicato un libro, Il manuale completo della cucina ASI, in cui sono partiti dall’analisi dei problemi della cucina dietetica tradizionale, spesso impoverita di gusto, a causa del tipo di cottura utilizzato, povero di grassi.
La cucina ASI si basa sull’idea che un piatto light deve essere gustoso, ma deve soprattutto saziare, altrimenti seguire la dieta potrebbe essere ancora più frustrante poiché si accompagnerebbe ad un generale senso di fame.
Nella cucina ASI la differenza è fatta dall’abilità dello chef: è facile infatti rendere appetitosi i piatti se si preparano aggiungendo grassi e zuccheri in abbondanza. Molto più difficile è cucinare qualcosa di buono se si hanno determinati vincoli calorici. Cucinare piatti ASI può essere quindi un ottimo banco di prova per dimostrare le abilità culinarie di ognuno.
Come è fatta una ricetta ASI
Una ricetta ASI è una preparazione light, buona e saziante, che però rispetta un determinato vincolo circa le calorie. Non sono considerate ricette ASI quelle tradizionalmente incluse in regimi dietetici, come i contorni di sole verdure senza olio, o quelle composte da un singolo ingrediente non elaborato.
In base alla cucina ASI esiste una quantità specifica di calorie che ogni piatto non deve superare e che prevede, ad esempio che un primo piatto debba avere massimo 100 kcal per 100 grammi o che un dolce da forno deve contenere massimo 300 kcal per 100 grammi. La cucina ASI prevede anche la possibilità del piatto unico, con maggiori calorie rispetto al primo piatto e al secondo, perché si ritiene che questo sostituisca, appunto in quanto unico, ogni altro alimento.
Differenze tra cucina ASI e cucina dietetica tradizionale
La cucina dietetica tradizionale è incentrata sulla sola riduzione delle calorie, motivo per cui spesso fallisce. Piatti privi di gusto e caratterizzati da piccole porzioni sono spesso sovrani di questo tipo di regime alimentare.
Ovviamente piccole porzioni di cibo contengono meno calorie rispetto alle grandi porzioni ma lasciano sicuramente una forte sensazione di fame. Piccole porzioni di cibo lasceranno quindi la tentazione di consumarne più razioni, facendo venire quindi a mancare il senso di ipocaloricità.
Cucina ASI, alcune regole
Se si vogliono preparare piatti ASI, è possibile seguire poche semplici regole.
Per prima cosa, si possono sostituire i condimenti grassi come l’olio e il burro, con formaggi leggeri, come la ricotta o il taleggio; la verdura deve essere consumata prima del primo, per aumentare il suo potere saziante. Le spezie o le erbe possono essere usate per donare sapore ai piatti, pur restando “light”. La pasta va scelta in base al suo potere di legare più acqua: pasta di formato fine, come gli spaghetti, legherà più acqua e quindi sarà più saziante. Per lo stesso motivo vanno preferiti cereali che legano maggiori quantità di acqua come il farro e proteine, che aumenteranno il senso di sazietà. Meglio poi integrare e cucinare insieme il secondo e la verdura, piuttosto che presentarli separati, magari portando in tavola il secondo abbinato alle verdure passate in padella nell’olio. Anche i dolci possono far parte di questo regime dietetico, purché ci sia una base proteica, come ad esempio la ricotta, e lo zucchero sia sostituito quasi del tutto con la marmellata o la frutta, così da avere un giusto contenuto di fibre.
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