Manovra di Heimlich, cos’è e come si fa
È una delle misure di primo soccorso più note e importanti. La Manovra di Heimlich salva ogni anno molte vite umane, soprattutto quelle dei più piccoli. Intervenire in tempo, ai primi sintomi di soffocamento, applicando questa procedura nel modo giusto, infatti, consente di trasformare un vero e proprio momento di panico solo in un brutto ricordo, lasciandosi il peggio alle spalle.
Come si fa la Manovra di Heimlich
Questo articolo si propone di approfondire la conoscenza di una delle più note tecniche di primo soccorso che consente, in breve tempo, di liberare le vie aeree da un’ostruzione, risolvendo così molti casi di soffocamento.
Come si attua? La Manovra di Heimlich attribuisce un ruolo di primo piano alle mani, con le quali si effettua una pressione sotto il diaframma destinata a liberare le vie aeree. Ciò accade perché la compressione del diaframma consente ai polmoni di contrarsi, spingendo all’esterno qualsiasi cosa si trovi nella trachea. Va quindi a simulare un forte colpo di tosse che viene impedito, nel soggetto che sta soffocando, proprio dall’ostruzione che non consente il passaggio di aria.
Quando si rende necessaria?
Ai primi segnali di soffocamento è bene intervenire. Quali sono questi segni che vanno interpretati? In realtà, si tratta di manifestazioni universalmente riconosciute come espressioni di difficoltà respiratorie. Il soggetto che sta soffocando, infatti, si tocca ripetutamente la gola, non riesce a parlare né a emettere grida, la mancanza di ossigeno trasforma completamente i tratti e il colore del viso che diventa cianotico (tendente al blu), la tosse diventa sempre più debole e il respiro rumoroso, nei casi più gravi si arriva fino alla perdita di conoscenza.
Tutti i modi per intervenire con la Manovra di Heimlich
La Manovra di Heimlich si presta a essere applicata in contesti e situazioni molto diverse tra loro. È possibile effettuarla anche su se stessi. In questo caso, ad esempio, è necessario chiudere una mano a pugno collocandola sotto l’addome. Con l’altra mano va spinta ripetutamente la prima verso l’alto, fino alla liberazione delle vie respiratorie. In alternativa è fondamentale poggiare l’addome su una superficie fissa, come una spalliera, e spingersi verso questa per consentire l’espulsione del corpo estraneo.
La Manovra di Hemlich può essere praticata sia su soggetti in piedi che seduti. Nel primo caso è bene prendere posto dietro il soggetto in difficoltà e operare come indicato nel primo esempio relativo a se stessi. Una mano a pugno sotto all’addome (tra sterno e ombelico) e l’altra che la spinge verso l’alto fino all’espulsione. È importante non comprimere mai la gabbia toracica. Da tenere presente, inoltre, che secondo le direttive più recenti dello European Resuscitation Council devono essere alternati 5 colpi dorsali e 5 compressioni sottodiaframmatiche. La stessa procedura può essere applicata su un soggetto seduto.
E se il soggetto ha già perso conoscenza? Non bisogna mai lasciarsi prendere dal panico. È possibile intervenire, cambiando solo la modalità. In questo caso, infatti, bisogna sedersi a cavalcioni sulle anche del soggetto ed effettuare le compressioni come per un massaggio cardiaco, intervenendo subito sotto lo sterno.
La Manovra di Heimlich e i bambini
Questo tipo di intervento, con le dovute variazioni, può essere applicato anche su bambini molto piccoli. Su neonati, ad esempio, in difficoltà dopo la suzione. In questo caso, se il neonato è ancora cosciente vanno praticati 5 colpi interscapolari, alternati a 5 compressioni toraciche. Il tutto deve interessare la parte immediatamente successiva alla linea intermammillare, proprio dove si effettua il massaggio cardiaco. In caso di perdita di coscienza, dopo aver tempestivamente chiamato un’ambulanza, il neonato va posto su un piano rigido (un tavolo) in posizione supina. I soccorritori interverranno partendo proprio da questa posizione.
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