Il microonde fa male? Tutto quello che serve sapere
Ogni cucina moderna ha ormai il suo forno a microonde. In molti ne apprezzano la praticità e la velocità con cui si possono riscaldare alimenti e bevande e hanno modificato le loro abitudini grazie alla presenza di questo elettrodomestico.
Analizziamolo più da vicino, soprattutto per capire i suoi eventuali danni ed effetti sulla salute.
Il microonde: le origini
Il forno a microonde sembra sia stato inventato durante la Seconda Guerra Mondiale, per facilitare la cottura dei cibi per i soldati tedeschi.
Finita la guerra, la tecnologia è stata importata dagli Stati Uniti e nel 1952 il primo forno a microonde è stato messo in commercio.
La diffusione in Italia non è stata molto rapida, poiché non era chiaro se il suo utilizzo fosse completamente innocuo per la salute. Ma è proprio vero che il microonde fa male?
Come funziona il microonde
Il funzionamento del microonde è legato al Magnetron, un dispositivo che fa oscillare fasci elettrici ad alta frequenza, producendo radiazioni controllate a bassa frequenza. Queste radiazioni agiscono sulle molecole d’acqua presenti nei cibi, che oscillano e si riscaldano poiché sfregano tra loro. Si genera così il calore necessario al cibo per riscaldarsi velocemente.
A differenza del forno tradizionale, in cui il riscaldamento avviene per irraggiamento e conduzione dagli strati più esterni a quelli più interni, con il microonde si riscalda in modo diretto anche la parte centrale del cibo, con una riduzione massima del tempo di riscaldamento.
Il limite del forno a microonde è che si possono riscaldare o cuocere solo alimenti che hanno una certa quantità di acqua al loro interno, così da consentire alle onde magnetiche di agire.
Il microonde fa male?
Non esistono al momento studi di lungo termine che confermino o dimostrino la pericolosità dell’utilizzo del forno a microonde. Pochi sono gli studi che sono andati a fondo nella questione e che ci permettono di dire con esattezza se il microonde è pericoloso oppure no per la salute.
Uno studio famoso è stato condotto dal Dottor Hertel, un nutrizionista svizzero. In base al parere di Hertel, le onde prodotte agirebbero in contraddizione con i principi della natura ed avrebbero effetti cancerogeni. Le sue teorie sono state però osteggiate dalle industrie del settore e dai loro esperti.
Altri studi hanno invece dimostrato che le onde elettromagnetiche come quelle prodotte dal forno a microonde avrebbero effetti cancerogeni solo in caso di esposizioni prolungate e intensità elevate e quindi non attraverso il semplice utilizzo dell’elettrodomestico, che viene fatto solo per tempi molto brevi.
Microonde: la reazione ei cibi che non sopportano le alte temperature
Un elemento da considerare è che molti nutrienti, soprattutto le vitamine, sono termolabili, cioè perdono le loro proprietà nutritive a contatto con il calore, volatilizzandosi. Per questo motivo, gli alimenti ricchi di vitamine, come frutta e verdura, non si dovrebbero riscaldare nel microonde.
Le alte temperature e le onde del microonde possono inoltre ad un’alterazione chimica dei cibi, nel caso in cui l’alta temperatura non è ben tollerata dai costituenti dell’alimento, per cui bisogna prestare attenzione a quale sia la cottura giusta del cibo che dobbiamo cuocere o riscaldare.
Riscaldare il latte per neonati al microonde è pericoloso?
Un altro studio popolare sul forno a microonde riguarda il modo il cui il latte materno per neonati si degraderebbe e perderebbe valori nutrizionali se riscaldato al microonde. In realtà nel riscaldamento al microonde gli anticorpi e la vitamina B12 si degradano a causa delle elevate temperature. Un altro rischio potenziale è il pericolo di ustioni: bisogna sempre verificare e controllare la temperatura che il latte ha raggiunto prima di offrirlo al bimbo.
La soluzione migliore per riscaldare il latte materno è comunque di immergere il biberon in acqua calda e farlo riscaldare a bagnomaria, così da riscaldarsi in modo lento e uniforme.
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