Steroli vegetali, cosa sono e dove si trovano
Gli steroli sono dei composti chimici derivanti dallo sterolo. Possono essere di origine vegetale o animale e, a seconda della provenienza, prendono il nome di fitosteroli o zoosteroli. I primi sono spesso utilizzati anche per scopi medici perché hanno importanti proprietà curative.
Tra i più noti ci sono il campesterolo, lo stigmsterolo, il sitosterolo e il brassicasterolo. Tra gli zoosteroli, invece, il più famoso è senza dubbio il colesterolo. Oltre che in prodotti alimentari, oggi, è possibile trovare sul mercato diversi prodotti afferenti anche al mondo della cosmesi arricchiti con fitosteroli.
Steroli vegetali, cosa sono
I fitosteroli sono estratti, soprattutto, dalla parte non saponificabile degli oli vegetali e, in minima parte, da tutti gli alimenti di origine vegetali. Gli alimenti più grassi sono anche più ricchi si steroli vegetali. Sono elementi non presenti nell’organismo umano ma importanti per preservarne l’equilibrio e il buon funzionamento. È per questa ragione che si rende indispensabile introdurli in maniera adeguata con la dieta.
I benefici degli steroli vegetali
Diversi prodotti in commercio pubblicizzano la presenza di sterolo vegetali perché valorizzano la loro capacità di contrastare lo sviluppo e l’aumento del colesterolo cattivo. Secondo diverse ricerche, infatti, l’assunzione di 2 grammi al giorno di fitosteroli, per un periodo continuativo di tre settimane, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo fino al 10 per cento. Ciò accade perché si riduce la capacità di assorbimento di colesterolo LDL grazie all’azione di alterazione che i fitosteroli attuano sugli enzimi che partecipano al suo metabolismo e alla sua escrezione. Gli steroli vegetali, quindi, sono importanti alleati dell’apparato cardiovascolare e svolgono un ruolo determinante nella prevenzione delle patologie aterosclerotiche, degli ictus e degli infarti.
Fitosteroli, ecco come funzionano
Ma come si avvia la macchina che porta i fitosteroli ad avere benefici diretti sui livelli di colesterolo LDL? Accade tutto nell’intestino, il luogo dove si trova sia il colesterolo prodotto dall’organismo che quello introdotto con il cibo. Qui, in una sorta di lotta tra steroli vegetali e colesterolo, i primi riescono a ridurre i livelli del secondo che viene espulso dall’organismo se considerato in eccesso.
E quali sono gli alimenti nei quali si registra una maggiore percentuale di steroli vegetali? Gli oli e la frutta secca. Anche nella verdura e nella frutta fresca ci sono ma in quantità minore. Olive verdi e nere, broccoli, cavoletti di Bruxelles e cavolfiori sono tra le verdure più ricche di fitosteroli. Positivo il consumo, razionale e sano, di tutti gli oli, con una spiccata preferenza per quello extravergine di oliva, vero e proprio protagonista assoluto della dieta mediterranea. I fitosteroli però sono presenti anche nell’olio di legno di pino, in quello di riso, in quello di noci e nell’olio di semi di soia.
Miti da sfatare
Gli steroli vegetali, è bene chiarirlo, non sono degli elementi magici. Non è sufficiente mangiarne in gran quantità o integrarli con prodotti da hoc per veder ridurre o sparire il colesterolo cattivo. Sarebbe errato e fazioso sostenere il contrario.
Questi composti devono necessariamente essere affiancati da uno stile di vita sano, che prevede anche del tempo dedicato all’attività fisica, e da una dieta equilibrata e salutare, che rispetto ad esempio i principi della già citata dieta mediterranea. Anche le fibre non devono mai mancare per consentire ai fitosteroli di svolgere a pieno e con successo il loro ruolo.
Fitosteroli, quali controindicazioni?
Cresce il numero degli alimenti presenti in commercio che vengono addizionati con fitosteroli per incontrare il favore del pubblico. Ma questi prodotti sono davvero sicuri per la salute o presentano delle controindicazioni, magari poco conosciute? In realtà esistono dei dubbi relativi, soprattutto, al fatto che possano inibire l’assorbimento di nutrienti diversi dal colesterolo, come le vitamine carotenoidi e quelle liposolubili. Inoltre, agiscono sulla concentrazione di ossidanti abbassandola. Per questa ragione dovrebbero essere assunti solo da persone con reali problemi di colesterolo e messi al bando da donne in gravidanza o allattamento e dai bambini.
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