Taccole: cosa sono e quali sono le proprietà
Per rafforzare le difese dell’organismo dopo l’inverno, un aiuto importante ci è offerto dalla natura con le taccole.
Cosa sono le taccole
Le taccole sono ortaggi dal colore verde chiaro, simile ai piselli ma molto meno noti, nonostante le loro proprietà e il loro sapore dolce e gradevole.
Le piante da cui provengono sono originarie del Mediterraneo e del Vicino Oriente.
Si tratta in realtà dei semi e dei baccelli di una specie di piselli detta macrocarpon, famosi anche come “piselli mangiatutto” perché si mangiano per intero, con tutto il baccello, poiché la membrana presente nelle pareti è molto sottile. Questa è in realtà una caratteristica che le differenzia anche dagli altri tipi di legume, di cui si mangia solitamente solo il seme interno. Il fatto che si assumano con il baccello, fa aumentare la loro efficacia e soprattutto la loro azione remineralizzante. Rispetto a i piselli, contengono maggiori quantità di vitamina C e B9, buone quantità di ferro e fibre e molto carotene. Una cosa importante è non confonderli con i fagiolini, altro legume di cui si mangia anche il baccello, perché questi fanno parte della famiglia dei fagioli.
Le proprietà delle taccole
Proprio la presenza di fibre, fa sì che le taccole siano molto utili per la regolarizzazione dell’attività intestinale, sia in caso di stitichezza che di gonfiore addominale e per chi soffre di colite. Dato che stimolano in modo adeguato l’apparato digerente, possono costituire un valido sostituto dei lassativi, soprattutto per coloro che, avendone abusato troppo, fanno fatica ad ottenere buoni risultarti con il loro uso.
Inoltre, dato che le taccole hanno un contenuto energetico basso, sono adatte anche alle diete ipocaloriche. Avendo poi un indice glicemico abbastanza basso, possono essere consumate anche dai pazienti diabetici, o per tenere sotto controllo i livelli di insulina nelle persone obese o in sovrappeso.
Sali minerali e vitamine sono presenti in elevate quantità ma è bene tenere presente che queste si riducono molto se le taccole sono cotte in acqua bollente.
Rispetto ad altri tipi di verdura, contengono maggiori proteine, ma comunque in quantità moderata.
Come cucinare le taccole
Le taccole sono molto facili da preparare. Basta lavarle e mondarle, togliendone il picciolo e il filo di fibra che attraversa la taccola nel senso della lunghezza. Nel pulirle, è importante fare attenzione a non romperle, altrimenti si sfalderanno durante la cottura.
Le preparazioni delle taccole possono essere molteplici, ma l’importante è non cuocerle troppo, altrimenti si rischia di far perdere loro i valori e le proprietà nutrizionali. Alcune idee per cucinare le taccole sono saltarle in padella, dopo averle lessate in acqua bollente per pochi minuti, oppure cuocerle con il pomodoro. Il vantaggio delle taccole rispetto agli altri legumi è che i semi interni non contengono la capsula di fibra esterna e quindi non si induriscono se sono immersi in acqua bollente, come invece può succedere per altri tipi di legumi.
Una ricetta per preparare le taccole: la spadellata
Un’idea golosa per cucinare le taccole è farne una spadellata. Dopo averle lavate, mondate ed averne eliminato il filo esterno, si devono bollire per qualche minuto le taccole in acqua salata e poi scolare e passare sotto l’acqua fresca. Nel frattempo, si può soffriggere in una padella alcuni scalogni con un po’ di olio. Le taccole vanno poi aggiunte in padella, fatte insaporire un po’, dopo di che la padella va coperta e la cottura continua a fuoco basso per circa un quarto d’ora, bagnando con del brodo vegetale da far assorbire nella cottura. Le taccole vanno servite calde, condite con sale e pepe.
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