Xerosi: cos’è e come si cura
Le xerosi è una manifestazione acuta e patologica della pelle secca. Si tratta di un fenomeno che, oltre ad interessare la pelle, può riguardare anche la mucosa degli occhi e del naso e la zona oculare.
La xerosi ha una maggiore incidenza sugli anziani ma può colpire tutti.
Non è una patologia grave che può compromettere la nostra salute, ma deve essere comunque curata per salvaguardare la salute della nostra pelle nel complesso.
Xerosi della pelle: come distinguerla dalla pelle secca?
Se la pelle semplicemente secca è solo screpolata, la pelle con xerosi sarà arida, screpolata, ruvida e senza elasticità, presentando desquamazioni e spaccature.
La xerosi non è solo secchezza cutanea: se la pelle è affetta da xerosi, sarà soggetta ad un inaridimento progressivo. Ciò si verifica quando la quantità di acqua presente nello strato corneo è inferiore al 20%. In questo caso, sulla pelle si creano una serie di piccole spaccature, crepe, desquamazioni eccessive. Nel coso in cui la condizione peggiora e il livello di acqua scende sotto il 10%, sulla pelle si formeranno squame e ragadi.
Squame e ragadi sono in effetti i due aspetti morfologici tipici della xerosi: le squame sono un accumulo di cellule morte sulla pelle, dovute ad un’infiammazione forte che stimola un eccessivo ricambio cellulare; le ragadi sono piccoli taglietti che compaiono di solito sulla punta delle dita e possono infettarsi.
I sintomi della xerosi sono prurito, fastidio e talvolta, nei casi più gravi, dolore.
Xerosi: le cause
La xerosi è provocata da una combinazione di fattori differenti. I principali sono:
- alimentazione priva di frutta e verdura con poca assunzione di acqua;
- clima arido e secco oppure molto umido, che altera la barriera protettiva della pelle;
- avanzare dell’età, dato che con gli anni la pelle diventa più secca;
- frequenza dell’esposizione al sole, dato che la cute abbronzata è mediamente più arida;
- predisposizione genetica.
Cura della xerosi
La xerosi non è pericolosa per la salute ma può aggravarsi, se trascurata. Può infatti degenerare provocando irritazioni e infiammazioni più serie, se gli agenti inquinanti entrano nella pelle dalle spaccature della xerosi, oppure dar vita a dermatiti o allergie.
Alcuni accorgimenti possono servire ad alleviare il problema. Questi consistono in:
- bere molta acqua e mangiare frutta e verdura;
- non sottoporre la pelle a lavaggi troppo frequenti che disidratano la cute ed utilizzare acqua tiepida con detergenti delicati che non producono troppa schiuma, poiché questi indeboliscono il film idrolipidico cutaneo;
- non avere i riscaldamenti troppo alti, poiché questi seccano l’aria ed usare un umidificatore;
- esfoliare la pelle, per eliminare le cellule morte;
- utilizzare una buona crema con la quale idratare frequentemente la pelle, da applicare dopo la doccia con la pelle leggermente umida.
Se questi rimedi non fossero sufficienti, è opportuno applicare alcuni prodotti sull’area interessata, come la vaselina oppure altre creme molto idratanti e nutrienti che contengono lipidi, acido ialuronico e collagene. Anche per le creme che non richiedono prescrizione medica, è opportuno chiedere consiglio al farmacista. Nei casi più gravi, è necessario consultare uno specialista, che prescriverà creme a base di cortisone a bassa concentrazione.
Xerosi: problema non solo della pelle
Con il termine xerosi, come detto in precedenza, non ci si riferisce solo ad una secchezza della pelle, ma si può intendere uno stadio di secchezza che riguarda qualsiasi parte del corpo, come le mucose del naso e della bocca o gli occhi.
La xerosi all’occhio è in particolare la forma di xerosi più grave, per i disturbi che può causare all’occhio. La xerosi secerne muco e non permette all’occhio di avere un corretto grado di umidità. Se non curata, può portare il disturbo a diffondersi alla cornea e all’insorgere di infezioni più gravi.
Colliri e pomate oftalmiche rappresentano le terapie migliori per contrastare la xerosi congiuntivale.
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