Achillea: proprietà e modo d’uso
L’achillea è una pianta con proprietà cicatrizzanti, emostatiche ed è utile in casi di dolori muscolari. Vediamo meglio quali sono le sue virtù..
Caratteristiche dell’achillea
L’achillea millefoglie è una pianta erbacea, originaria dell’Europa, che cresce in modo spontaneo in montagna. La pianta ha un fusto semplice, che può crescere fino a 80 cm di altezza. Ha foglie pelose, caratterizzate da un lieve aroma di canfora, e fiori bianchi o rosa. Ha un sapore agro e amaro.
Cenni storici
Il nome dell’achillea è stato attribuito da Linneo e deriva da una leggenda riportata da Plinio. Secondo tale leggenda, la pianta sarebbe stata usata da Achille durante la guerra di Troia, per curare le ferite di guerra dei suoi soldati.
Le sue proprietà furono descritte nel XVI secolo dal medico Castore Durante, che affermava che bere il succo di questa pianta era utile per limitare ogni fuoriuscita di sangue, incluso quello derivato dalla rottura delle vene o dal flusso mestruale.
I fusti di achillea sono usati per realizzare le bacchette divinatorie, usate in Cina da 3000 anni.
In campagna, l’achillea si usa anche per conservare il vino, inserendo un sacchetto di semi di achillea nelle botti.
Proprietà
Molto usata da sempre nella medicina popolare, l’achillea ha un’azione cicatrizzante, che l’ha resa a lungo un rimedio per le ferite, le lesioni della pelle ma anche le emorroidi.
La pianta è usata oggi soprattutto come antispasmodico, in grado di alleviare i dolori muscolari e mestruali, ma anche i crampi addominali. Grazie alle sue proprietà stomachiche, è usata invece per favorire la digestione e l’attività del fegato.
La presenza di flavonoidi aiuta invece a riequilibrare gli squilibri ormonali, soprattutto quelli collegati alla fase premestruale, che consistono in nervosismo, sbalzi di umore, irritabilità e debolezza.
L’achillea può servire anche in caso di emorragie e sanguinamenti eccessivi dovuti alle gengive infiammate, alle emorroidi o ad un intenso flusso mestruale.
Ad essere usati a scopo fitoterapico sono soprattutto le foglie essiccate e i fiori.
Modo d’uso dell’achillea
L’achillea viene usata soprattutto sotto forma di estratto secco in polvere ma può essere assunta anche come tisana, decotto o come tintura madre.
Per realizzare un infuso di achillea, è sufficiente aggiungere un cucchiaio di fiori secchi di achillea in acqua bollente e lasciare in infusione per una decina di minuti, prima di filtrare il composto e bere. L’infuso può essere bevuto anche più volte al giorno e assunto in caso di emorroidi, ragadi e diarrea.
La tintura madre si assume invece sciogliendo una quarantina di gocce in mezzo bicchiere di acqua, da bere lontano dai pasti.
Con l’achillea si possono realizzare anche efficaci impacchi di bellezza. In questo caso, si prepara l’infuso con foglie di achillea essiccate e messe a macerare in acqua bollente e poi si fanno degli impacchi, usando pezze in cotone, imbevute nell’infuso e applicate sul viso: queste saranno un ottimo rimedio contro i punti neri e per eliminare l’eccesso di sebo dalla pelle.
Se invece si mette a macerare l’erba in acqua fredda per numerose ore, magari per una notte intera, e si mette poi il composto a bollire, questo può essere filtrato e aggiunto all’acqua della vasca da bagno, per poi immergersi fino all’altezza dei reni, per lenire piaghe, ragadi, ma anche per alleviare gli spasmi addominali.
Nonostante il suo largo impiego, non esistono allo stato attuale studi clinici che confermino l’efficacia dell’achillea, ma questa è dimostrata, per il momento, solo a livello empirico.
Controindicazioni
Vista la sua azione coagulante, l’achillea non deve essere assunta insieme a farmaci anticoagulanti, altrimenti potrebbe annullarne l’effetto. La pianta potrebbe inoltre provocare allergie, nei soggetti allergici ai suoi componenti. In questo caso, possono esserci reazioni di prurito, infiammazioni cutanee o dermatiti allergiche.
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