
Uva ursina: cos’è e per cosa si usa
L’uva ursina è il rimedio naturale migliore per la cistite e le infezioni del tratto urinario. Vediamo quali sono le caratteristiche e le sue proprietà.
Uso dell’uva ursina nella storia
L’uva ursina era usata già in epoca romana dal medico Galeno, che ne usava le foglie per curare emorragie e ferite. Marco Polo invece ne individuò i benefici per affrontare problemi renali e urinari. Nel Medioevo, in generale, era considerata un rimedio per i calcoli renali.
I primi studi sulle proprietà dell’uva ursina sono avvenuti in Italia nel 1764, quando il farmacologo Girardi, a Padova, dimostrò la loro azione come rimedio per sciogliere i calcoli renali.
Caratteristiche dell’uva ursina
L’uva ursina è un arbusto, diffuso soprattutto in Nord Europa, Asia e nord America. Cresce anche in Italia del nord e in generale nelle aree montuose, nelle radure boscose e sulle rupi, insieme al ginepro e all’erica. Ha foglie verdi e dure e fiori rosa riuniti in grappoli. I suoi frutti sono bacche tonde e rosse, di dimensioni pari a un’oliva, commestibili ma, almeno secondo la credenza popolare gradite soprattutto dagli orsi, come il nome suggerisce. Il consumo da parte dell’uomo non avviene dato che i frutti contengono una sostanza acida e farinosa, non edibile.
L’uva ursina si utilizza soprattutto in fitoterapia: ad essere usate in realtà sono soprattutto le foglie, che sono raccolte prima della fioritura e usate fresche o essiccate. Le foglie infatti contengono una serie di sostanze utili a contrastare le infiammazioni delle vie urinarie. In realtà, la sua azione antisettica delle vie urinarie non è stata documentata a livello scientifico ma sicuramente ci sono evidenze cliniche sulla sua efficacia nel prevenire questi disturbi e il suo utilizzo è sostenuto da constatazioni di tipo empirico e dall’utilizzo millenario a livello popolare.
Compresse di uva ursina contro i dolori addominali
Alla comparsa dei primi sintomi della cistite o della prostatite, come ad esempio il tipico bruciore, le compresse di uva ursina, che la contengono sotto forma di estratto, possono essere assunte, come si è visto a livello empirico ma non scientifico, per contrastare l’infezione, riducendo lo stimolo continuo di urinare e mitigando il dolore, che può essere spesso molto forte.
Riguardo la cistite, trattarla per 10 giorni con compresse di uva ursina può servire a contrastare sia le crisi acute che le recidive, frequenti soprattutto per per fattori di tipo ansioso. Le capsule devono essere assunte con molta acqua, ancora meglio se con aggiunta di succo di limone, per velocizzare il drenaggio delle vie urinarie.
Decotto di uva ursina contro il bisogno di urinare
Il decotto è utile poiché le sostanze contenute nelle foglie si sciolgono meglio in acqua bollente, anche se il decotto ha un sapore molto amaro.
Un buon decotto può essere preparato aggiungendo 2 grammi di foglie essiccate in 150 ml di acqua fredda, da portare ad ebollizione e poi filtrare e bere, almeno due volte al giorno, con aggiunta di bicarbonato di sodio.
Da notare che, assumendo decotti e preparati a base di uva ursina, le vostre urine assumeranno una colorazione verde scuro. Si tratta di un processo completamente naturale per cui non bisogna allarmarsi: le vostre urine riprenderanno infatti ad avere un colore normale non appena la cura naturale con uva ursina sarà finita.
Avvertenze e controindicazioni dell’uva ursina
Dato che l’uva ursina è un rimedio naturale molto forte, si consiglia di non assumerla per periodi superiori ai 10 giorni consecutivi. Periodi prolungati di assunzione potrebbero infatti comportare nausea, vomito e irritazione delle mucose gastriche.
Donne in gravidanza o in allattamento e bambini di età inferiore ai 12 anni non dovrebbero fare uso di uva ursina, così come i pazienti affetti da insufficienza renale.
http://www.my-personaltrainer.it/integratori/uva-ursina.html
Lascia un commento