
Massaggio sonoro: cos’è e come agisce
Il massaggio sonoro è un modo alternativo per sconfiggere il malessere psicofisico attraverso l’energia della musica. Vediamo meglio come agisce.
Cos’è il massaggio sonoro
Il massaggio sonoro è un sistema ancora poco noto ma con grandi potenzialità, che si basa sulla musica. Questa consente infatti alla mente e al corpo di rilassarsi, partendo dall’idea che l’energia dei suoni puri fluisce nel corpo e agisce nei punti in cui questo è bloccato. In questo modo, il corpo può riequilibrare i chakra, cioè i centri della propria energia vitale.
Il massaggio sonoro utilizza i suono primordiali, in uso nelle pratiche indiane più di 5000 anni fa.
Musicoterapia e medicina
Alcuni studi scientifici hanno evidenziato come le vibrazioni sonore possano intervenire su diversi disturbi, propri del sistema neurovegetativo. Alcuni esperimenti hanno dimostrato inoltre che esistono alcune frequenze musicali che riescono a aumentare la pressione del sangue e ad aumentare i battiti cardiaci. Per questo, la musicoterapia è oggi molto utilizzata nella medicina. Questa si è rivelata utile sia nei casi estremi di coma, ma anche in caso di problemi comportamentali come l’autismo, l’Alzheimer e alcuni deficit mentali. Mentre la musicoterapia utilizza anche suoni registrati, il massaggio sonoro usa solo strumenti musicali acustici.
Come agisce il massaggio sonoro
Il massaggio sonoro si basa sull’idea che organi, ossa e tessuti posseggano una specifica vibrazione e una frequenza di risonanza. È indicato soprattutto in caso di forte stress, insonnia, problemi circolatori, cefalea e stanchezza cronica.
Se l’uomo vive in armonia con ciò he lo circonda, si trova in uno stato di benessere che influenzerà la sua salute fisica e mentale. Se invece le emozioni e i pensieri non si accordano tra loro nel modo giusto, può verificarsi una disarmonia tra mente e corpo, che sfocia in uno stato di stanchezza, malessere e, talvolta, in vere e proprie patologie. In questi casi, sfruttando il principio della risonanza, in base al quale le vibrazioni si propagano dall’esterno all’interno di un corpo, si possono produrre singole note che permettono di ricondurre l’organismo alla propria accordatura originaria. Se il fisico, infatti, entra in contatto con un suono, tutte le sue componenti inizieranno a vibrare.
Come eseguire un massaggio sonoro
Durante il massaggio sonoro si utilizzano strumenti come le campane tubolari di ottone o campane in cristallo, o ancora arpe monocorde, abbinate ad un massaggio delicato e rilassante. Il solo massaggio però non è sufficiente a ritrovare l’equilibrio, poiché per ottenere i migliori benefici, il corpo dovrà completamente abbandonarsi e rilassarsi al suono.
Per raggiungere questo stato di abbandono, il terapeuta di solito prepara il paziente non alcune pratiche di meditazione e respirazione, oppure attraverso la stimolazione delicata di alcuni punti nevralgici di passaggio dell’energia.
Il massaggio sonoro può essere fatto in più varianti, dato che gli strumenti che si possono utilizzare sono numerosi.
L’arpa monocorde è uno strumento originario della Mongolia, la cui cassa armonica favorisce con il suo suono l’allontanamento delle tensioni. Il paziente si distenderà su un lettino, sotto il quale è posta una cassa con numerose corde, accordate su un’unica nota. Il terapeuta suonerà lo strumento solo dopo aver eseguito un massaggio nei punti in cui i chakra si riflettono, come il collo, le mani e i piedi. Il terapeuta procede quindi a suonare l’arpa, producendo una musica continua.
Se invece il massaggio è eseguito con campane di ottone, queste saranno sintonizzate su frequenze differenti e appese al soffitto, ognuna allineata ad uno specifico chakra. Anche in questo caso, prima della produzione del suono, il terapista esegue un massaggio, dopo il quale fa vibrare le corde cui le campane sono appese.
Per il massaggio si possono usare anche campane di altri materiali, come quelle in cristallo di rocca. In questo caso, le campane producono vibrazioni sottili che inducono una certa pace interiore, sonnolenza e abbandono. Dopo una breve meditazione, il paziente viene fatto stendere a terra, su un tappetino futon. Il terapista inizia quindi a suonare le campane, inducendo il paziente ad uno stato di estremo relax.
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