Tisana di malva: proprietà e indicazioni
La Malva sylvestris, nome scientifico della più nota malva, è una pianta officinale spontanea che può crescere sia in Europa che in Asia. Neanche in Italia è rara, infatti è facile trovarla ai bordi di campi coltivati in zone pianeggianti oppure acquistare dei semi e coltivarli in giardino oppure in vaso.
Le sue foglie sono piccole e ricoperte di piccoli peli, i suoi fiori hanno un bel colore lilla.
La malva, un po’ di storia
L’origine del termine malva è legata alla parola latina che significa ‘molle’, in virtù delle sue capacità emollienti.
Il suo primo uso a scopo medicinale risale all’800 d.C. come rimedio per diversi mali, mentre nel XVII secolo le fu riconosciuto l’appellativo proprio di rimedio ad ogni male.
Cerchiamo di vedere meglio quali sono tutte le sue proprietà.
Proprietà della malva
La malva ha principalmente proprietà emollienti e calmanti. Questa pianta è usata anche per contrastare le affezioni infiammatorie come bronchite, tosse e catarro. Altre virtù sono quelle lassative, di cui beneficiare in caso di stitichezza. Contiene infatti alcune mucillagini che stimolano l’intestino e favoriscono l’espulsione di tossine da parte del nostro organismo.
Soffermandoci sulle sue proprietà emollienti, possiamo dire che queste agiscono sia all’interno dell’organismo, se la malva viene ingerita come decotto o infuso ad esempio, ma anche come rimedio esterno, con impacchi che possono essere applicati sugli occhi o sulla pelle oppure come infusi da aggiungere all’acqua del pediluvio o del bagno caldo.
Le tisane e i decotti hanno anche un’azione antinfiammatoria sulle vie urinarie, in caso di problemi di lieve entità, come ad esempio la cistite. In questo caso può anche essere utilizzata per preparare una lavanda intima.
Perché preparare una tisana di malva?
La malva è spesso utilizzata sotto forma di tisana, preparata con l’infusione di fiori e foglie essiccate.
La tisana contiene soprattutto mucillagine, una sostanza che a contatto con l’acqua si idrata e crea una specie di gel. Questo può essere utile a far scorrere via il muco nelle vie respiratorie, offrendo sollievo in caso di tosse secca o grassa. La stessa azione avviene a livello di motilità dell’intestino, favorendo il transito intestinale che è fondamentale per la regolarità quotidiana.
Come preparare la tisana alla malva? Una ricetta
L’infuso di malva si può acquistare in farmacia ed erboristeria, sotto forma di fiori e foglie essiccate, oppure come bustine già confezionate.
Se si sceglie la forma sfusa dell’erboristeria, bisogna fare attenzione alla quantità e distribuire due cucchiaini da caffè di malva essiccata in una tazza, dove saranno aggiunti 200 ml di acqua, precedentemente portata ad ebollizione.
In alternativa, si può aggiungere la malva anche quando l’acqua è ancora sul fuoco, quando è già in ebollizione e spegnere il fuoco dopo qualche minuto.
La tisana agisce soprattutto se consumata molto calda, quindi si consiglia di utilizzare una tazza con coperchio oppure una teiera chiusa. La dolcificazione della tisana è a gusto personale, con miele o zucchero. In caso di cistite, si consiglia di berne almeno una tazza ogni sera, prima di andare a letto.
Uso della malva in cucina
Se abbiamo la possibilità di disporre di un terrazzo o di un giardino, una possibilità è di coltivare la pianta di malva, così da avere foglie e fiori sempre freschi a disposizione. Foglie e fiorellini freschi possono essere aggiunti a insalate, oppure essere utilizzati come condimento leggero per insaporire risotti, frittelle o zuppe.
Controindicazioni della malva
La malva non ha controindicazioni specifiche; per questo motivo è un rimedio naturale che può essere assunto anche dalle donne in gravidanza. L’unica precauzione è di non abusarne, per evitare che si sviluppi ipersensibilità ai suoi componenti.
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