Gardnerella e vaginosi: sintomi e cause
Prurito, perdite vaginali e bruciori possono essere ricondotti a differenti infezioni vaginali. Una delle cause è la gardnerella vaginalis. Si tratta di un batterio che si insinua nella flora batterica e nella mucosa della vagina, quando questa perde il suo naturale equilibrio. La mucosa vaginale è popolata da lactobacilli, agenti che hanno il compito di acidificare il pH e difendere da eventuali agenti patogeni, come la garnerella vaginalis.
Secondo studi recenti, almeno 30 donne su 100 sono portatrici sane di Gardnerella, dato che la riduzione dei lattobacilli, provocata da vaginosi batterica, favorisce la dissuasione di questo e di altri microrganismi.
La vaginosi batterica provocata da Gardnerella vaginalis è frequente nelle donne in età fertile sessualmente attive, dato che il rischio di vaginosi si intensifica all’aumentare dei rapporti sessuali.
Nelle bambine la presenza di questo bacillo è abbastanza rara: secondo alcuni autori, il riscontro di gardnerella nell’infanzia, potrebbe essere indice di un probabile abuso sessuale.
Quali sono le cause della Gardnerella vaginalis?
Una delle cause principali dell’insorgere della Gardnerella vaginalis è la frequenza e la promiscuità dei rapporti sessuali, che favorisce il contagio; il pH dello sperma inoltre riduce l’acidità vaginale e favorisce la proliferazione dei microrganismi.
Atri fattori vanno individuati in una scorretta igiene intima, eseguita con prodotti aggressivi e irritanti, l’uso di antibiotici o di contraccettivi intrauterini come la spirale. Anche l’esistenza di precedenti gravidanze e una certa predisposizione genetica favoriscono la diffusione di questa patologia.
Sintomi della gardnerella vaginalis
Nella maggioranza dei casi, la presenza di Gardnerella nella mucosa vaginale si manifesta in modo asintomatico. In alcuni casi invece, quando la diffusione dei patogeni è abbondante, questa si caratterizza da copiose secrezioni grigiastre molto maleodoranti, caratterizzate dal tipico odore pungente di pesce.
La presenza di Gardnerella è accertata dal ginecologo attraverso alcuni test ed esami oppure attraverso il prelievo di cellule con un tampone.
L’infezione da Garnerella può segnalarsi anche attraverso un certo bruciore, un intenso prurito, un’irritazione. I sintomi della Garnerella sono simili a quelli di altre infezioni vaginali, per cui è bene rivolgersi al medico che saprà individuare la patologia in modo corretto e prescrivere l’adeguata terapia, nel caso in cui lo ritenga opportuno. I sintomi della Gardnerella sono comunque ben diversi dalla candida, l’infezione vaginale più comune. Questa è causata da un fungo e non da un batterio e comporta prurito e bruciore accompagnati da perdite di colore bianco-verde.
Cura della vaginosi da gardnerella
La terapia per la gardnerella non è sempre necessaria poiché talvolta la patologia può regredire in modo spontaneo. È opportuno in ogni caso rivolgersi ad un medico, per capire se è opportuno oppure no avviare una terapia adeguata.
Uno dei rimedi più comuni prescritti dal medico è l’antibiotico con principio attivo di metronidazolo, che si assume per via orale, in base alle indicazioni fornite dal ginecologo.
Oltre all’utilizzo dell’antibiotico, è bene adottare comportamenti adeguati che mirino a ricostituire la naturale flora intestinale della mucosa vaginale il suo Ph. Per questo motivo dovrebbero essere utilizzate lavande vaginali delicate dopo ogni rapporto sessuale o alla fine del ciclo mestruale e applicati farmaci ad uso topico, sempre prescitti dal medico. Ulteriore precauzione è il limitare il numero di partner, nel caso in cui ce ne fosse più di uno.
La diagnosi della garnerella è essenziale soprattutto durante la gravidanza, poiché le donne che ne sono affette hanno un rischio più alto di parti prematuri.
Prevenzione della gardnerella
Per limitare e prevenire la diffusione patogena di Gardnerella vaginalis è opportuno:
- detergere correttamente le zone intime, dato che sia una detersione scadente che una pulizia eccessiva alterano la flora vaginale. L’ideale è utilizzare un sapone a pH fisiologico e limitare l’uso di lavande interne e deodoranti intimi.
- Non indossare biancheria e indumenti troppo stretti che trattengono umidità e calore, come anche i salva slip, che devono essere sostituiti in modo frequente nei giorni del ciclo.
- Utilizzare di preferenza intimo di cotone e non sintetico, poiché lo sfregamento delle parti intime con materiali sintetici provoca irritazioni ed evita la traspirazione.
- Utilizzare il preservativo nei rapporti sessuali soprattutto se occasionali ed evitare i rapporti se si sospetta l’infezione e in ogni caso fino alla fine della terapia prescritta.
- Evitare di utilizzare asciugamani comuni e di tenere il costume da bagno umido a lungo.
- Seguire un regime alimentare equilibrato che limiti l’apporto di dolci e zuccheri.
- Praticare una regolare attività fisica
Gardnerella: può contagiare anche l’uomo
La presenza della patologia della gardnerella nell’uomo è molto più rara che nelle donne. Dove presente, la gardnerella si trasmette per contagio dalla propria partner, durante i rapporti sessuali, ed è asintomatica: spesso gli uomini non sono neanche consapevoli di essere stati infettati.
Se il medico lo ritiene opportuno, prescriverà all’uomo gli stessi farmaci utilizzati dalla propria compagna, talvolta accompagnati da creme ad uso topico. Per evitare il contagio è opportuno utilizzare sempre il preservativo ed evitare la condivisione degli asciugamani.
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